Indiana Jones e il Quadrante del Destino: Harrison Ford descrive la sua scena preferita

La pellicola, presentata in Italia al Taormina Film Fest, rappresenta l'ultima avventura del celebre archeologo con fedora e frusta.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino è il recente lungometraggio diretto da James Mangold (Logan – The Wolverine, Ford vs. Ferrari) che riporta nuovamente sul grande schermo uno dei più famosi eroi d’azione del mondo del cinema, stavolta impegnato nella sua ultima avventura. Tra l’altro, come confermato dall’attore protagonista ovvero Harrison Ford (Blade Runner, Guerre Stellari), si tratta anche dell’ultima sua interpretazione del personaggio, di conseguenza siamo di fronte ad un’emozionante ed intenso epilogo. La realizzazione, che è stata presentata fuori concorso al Festival di Cannes 2023, sta per arrivare nelle sale italiane dopo che il titolo è stato presentato in esclusiva italiana al Taormina Film Fest.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino arriva nelle sale italiane il 28 giugno 2023

Proprio in quest’occasione, lo stesso Ford è stato intervistato direttamente da Variety che gli ha chiesto qualche domanda. Durante la chiacchierata con l’autorevole testata, tra l’altro, è uscita fuori la scena preferita dell’attore all’interno di Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Chiaramente, se non volete SPOILER, non vi consigliamo di andare avanti nella lettura.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino, cinematographe.it

Nello specifico, il divo ha parlato di una sequenza davvero interessante di Indiana Jones e il Quadrante del Destino, nello specifico il passaggio spartiacque tra il flashback, ambientato nel 1944 e quello del 1969, anno che rappresenta il presente per il personaggio di Indiana Jones. Secondo l’artista la scena funziona davvero molto bene perché sintetizza l’umanità del personaggio.

“All’inizio è una specie di bianco e nero, perché è il 1944. E poi, all’improvviso, finiamo quella parte con una fuga da una situazione. E ci ritroviamo un taglio netto al 1969. E vediamo lo stesso uomo, manifestamente lo stesso uomo, svegliarsi in un appartamento di New York, e sai, è questo ragazzo pigro in mutande con un bicchiere vuoto in mano. Perché stanno suonando dannatamente musica rock ‘n’ roll. È stata una delle mie cose preferite che abbia mai fatto in un film. E l’ho fatto per esprimere la sua vulnerabilità e la sua età. Ad ogni modo, penso che sia un’ottima sequenza in un film dannatamente bello.”

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