Il sol dell’Avvenire: tutte le comparse del film di Nanni Moretti

Il cast di comparse de Il sol dell'Avvenire annovera alcuni dei volti più celebri dello spettacolo italiano: scopriamo chi sono.

Al Festival di Cannes parteciperà anche Il sol dell’Avvenire, l’ultimo film di Nanni Moretti, che – per citare le parole dello stesso regista – mette fine alla sua prima parte di carriera. I giudizi positivi riscossi sia dal pubblico sia dalla critica costituiscono il premio più importante, per un cineasta capace di arrivare con la propria arte alle persone di tutto il mondo. Da sempre sovversivo e dotato di un’ironia pungente, ha conferito alle opere rappresentate su schermo uno stile inconfondibile. Con la fatica appena presentata si conferma fedele a sé stesso, incurante di dover mettere d’accordo chiunque. Che piacciano o meno, le pellicole portate in sala hanno degli evidenti punti in comune, specchio di un modo di vedere il mondo.

Tutte le (illustri) comparse

Il sol dell'avvenire comparse - Cinematographe.it

La malinconia la fa qui da padrone, contraddistinta da una rivisitazione storica della politica di una volta. Ne Il sol dell’Avvenire Nanni Moretti prova a immaginare cosa ne sarebbe stato della scena italiana e globale, qualora il Pci si fosse schierato dalla parte dell’Ungheria nel 1956. Gli attenti osservatori sono rimasti folgorati dalla scena finale, dove appaiono tutte le comparse de Il sol dell’Avvenire. A proposito, chi sono questi? La lista è lunga, pregna di nomi dal grande rilievo nel panorama artistico della nostra Nazione.

Il sol dell'avvenire comparse - Cinematographe.it

Si parte da Alba Rohrwacher e Jasmine Trinca, per passare a Mariella Valentini, Renato Carpentieri, Anna Bonaiuto e Dario Cantarelli. E non finisce qui. Difatti, hanno accettato di apparire nel lungometraggio pure Elio Capitani, Giulia Lazzarini, Claudio Morganti, Gigio Morra, Silvia Nono e Lina Sastri. Un pot-pourri di interpreti di spicco, noti pure al pubblico generalista, parte integrante di un disegno più ampio. Il modo in cui vengono disposti richiama, palesemente, Il quarto stato, dipinto a olio su tela realizzato dal pittore Giuseppe Pellizza da Volpedo, a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.

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