Il Signore degli Anelli, una nota star della trilogia svela: “Credevo sarebbe stata un flop clamoroso”

Il Signore degli Anelli è una delle maggiori saghe di successo nella storia del cinema. Eppure, una star inizialmente credeva che sarebbe stata un flop colossale.

Diciassette Premi Oscar in totale e quasi tre miliardi di dollari incassati in tutto il mondo. Sono i numeri di una delle saghe cinematografiche più amate e celebri nella storia del cinema, vale a dire quella de Il Signore degli Anelli. La trilogia, firmata da Peter Jackson, è considerata uno dei progetti più ambiziosi mai intrapresi nella storia del cinema, tanto da richiedere un budget complessivo di 281 milioni di dollari e otto anni di lavoro per essere realizzata. Eppure, una star del film era molto dubbioso sul successo della trilogia.

Una nota star de Il Signore degli Anelli svela un incredibile retroscena: “Credevo che la saga sarebbe stata un flop

Il Signore degli Anelli; cinematographe.it

Ai microfoni del podcast Inside of You con Michael Rosenbaum (il Lex Luthor della serie cult Smallville), John Rhys Davies, interprete nel nano guerriero Gimli, ha svelato che, almeno all’inizio, ha pensato che la trilogia cinematografica de Il signore degli anelli sarebbe stato un flop clamoroso. “A dire la verità all’epoca pensavo: “Vabbé, buona fortuna”. Peter Jackson era sconosciuto, veniva da uno o due film a bassissimo budget che erano meravigliosi piccoli film, ma non aveva idea di cosa succede quando si fa un grande film, io ne avevo fatti di importanti… Quando mi proposero la parte di Gimli, ero sicuro che sarebbe stato un flop totale“, ha raccontato l’attore.

I dubbi sono aumentati con il passare del tempo, tant’è che John Rhys Davis ha iniziato a credere che i due capitoli successi, Le due torri e Il ritorno del re, avrebbero visto la luce solamente in home video. “Ho pensato: “Il Signore degli Anelli sarà un completo disastro qualunque cosa sia”. Ma mi sono detto “pazienza”, poi non ero mai stato in Nuova Zelanda, ci dovevo stare per un mesetto, fare il mio dovere e potevo anche ritagliare momenti da turista. Non ero molto contento di dovermi nascondere dietro quella parrucca e quella barba, volevo essere riconosciuto. Di certo non mi andava di mascherarmi a quel modo per tre film che nessuno avrebbe visto, con il primo tolto dai cinema e gli altri due distribuiti direttamente in vhs! Ho pensato: ‘Che diavolo!’“, ha concluso la star.