Il Signore degli Anelli, Christopher Lee e quella volta che mise a tacere Peter Jackson sulla morte di Saruman

"Hai idea del rumore che fa qualcuno quando viene accoltellato? Io sì".

Qualche giorno fa ci siamo sorpresi nell’apprendere che Warner Bros. e Peter Jackson tornano a collaborare per realizzare altri film legati a Il Signore degli Anelli e, come se ciò non fosse già abbastanza, Amazon ha rilasciato anche il primo trailer dell’attesa seconda stagione de Gli Anelli del Potere, in uscita ad agosto. Oggi però siamo qui per parlare di una curiosità legata alla realizzazione della prima trilogia, sempre diretta da Peter Jackson e sempre basata sui romanzi di Tolkien.

Come Christopher Lee ha messo a tacere Peter Jackson e ha reso la morte di Saruman più realistica ne Il Signore degli Anelli: Il ritorno del re

Per fare questo dobbiamo tornare indietro nel tempo, in particolare alle riprese de Il ritorno del re, le cui riprese voluminose e straordinarie, tra l’altro, catturano la morte del famigerato Saruman per mano di Grima, e davanti a Gimli, Legolas e Gandalf, tra gli altri. Il modus operandi del boia? Molto semplice, avvicinarsi alla vittima da dietro e pugnalarla due volte (con non poca cattiveria).

Cosa c’è di speciale in questo momento? La risposta a questo mistero si trova nell’ultimo respiro dell’Istari, che emette un suono molto particolare, un verso che è stato imposto al regista da quella leggenda che fu Christopher Lee. Come registrato in un video “dietro le quinte” del terzo ed ultimo capitolo del trittico, Jackson stava preparando la scena sul set e suggerì a Lee di lanciare una sorta di urlo, idea che l’attore respinse.

Il passato di Christopher Lee lo ha aiutato a dare forma a uno dei momenti più iconici della trilogia

“Hai idea di che tipo di rumore fa qualcuno quando viene pugnalato alla schiena? Perché io lo so.” Con questa frase, tanto forte quanto sinistra, Lee fece immediatamente cambiare idea al regista, spiegando in seguito che avrebbe eseguito una specie di sussulto. Ma come diavolo faceva l’attore inglese a sapere cosa significava un omicidio a sangue freddo con un coltello?

Prima di dedicarsi alla nobile professione della recitazione, Christopher Lee si offrì volontario per combattere contro l’Unione Sovietica a fianco dell’esercito finlandese durante la Seconda Guerra Mondiale. In quell’occasione rimase lontano dal fronte, ma dopo essersi arruolato nella RAF britannica e aver partecipato attivamente alle operazioni in tutta Europa, concluse i suoi giorni da soldato aiutando a dare la caccia ai criminali di guerra nazisti. Ancora una volta, realtà e finzione si uniscono per creare una piccola magia.