Il Cinema Ritrovato: Last Words sarà il film di chiusura della 34ª edizione
Last Words, con Nick Nolte, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgaard e Alba Rohrwacher, sarà proiettato in chiusura di Il Cinema Ritrovato 2020.
Thierry Fremaux presenta per la prima volta al pubblico il primo film del suo Festival di Cannes Last Words di Jonathan Nossiter proiettato in chiusura del Festival Il Cinema Ritrovato
Il Cinema Ritrovato si chiude il 31 agosto 2020 con Last Words, di Jonathan Nossiter, unico film italiano in concorso al 72º Festival di Cannes, che sarà proiettato alla presenza del regista e degli interpreti Stellan Skarsgaard e Kalipha Touray. Il direttore del Festival di Cannes, Thierry Fremaux, presenta, in anteprima assoluta e per la prima volta al pubblico, il primo film del suo Festival. Per l’occasione sarà infatti presenti anche Gianluca Farinelli della Cineteca di Bologna e artefice della straordinaria serata in Piazza Maggiore. Presentato come film di chiusura della 34ª edizione del Festival Il Cinema Ritrovato, Last Words è una distopia sul mondo e sull’umanità del 2086, subito dopo grandi alluvioni che hanno devastato il pianeta, cambiandolo e lasciando pochi sopravvissuti. Tra questi c’è un uomo che scopre qualcosa di mai visto: il cinema, uno strumento di comunicazione e condivisione al quale sarà affidata la memoria dell’umanità.
Nel cast del film Last Words di Jonathan Nossiter sono presenti grandi star internazionali come Nick Nolte, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgaard e Alba Rohrwacher, insieme a Silvia Calderoni e, per la prima volta sullo schermo, Kalipha Touray. “Nel mondo del 2086, l’Europa è un deserto”, dichiara il regista. “Non c’è più natura. Solo lattine di cibo in polvere per gli ultimi sopravvissuti. Non c’è più cultura. Tranne qualche frammento di cinema sotto le macerie di ciò che rimane di Bologna. E i templi antichi ad Atene. Niente più socialità, neppure la memoria di una stretta di mano. Un mondo senza speranza? No! Grazie alle magiche risorse dell’immaginazione umana. Last Words è un film che si confronta con il potere distruttivo delle catastrofi ecologiche senza perdere il coraggio della tenerezza e la gioia dello stare insieme per raccontarci delle storie”, continua Nossiter. “Urgenti. Come l’ultimo uomo sulla Terra nel 2086: un giovane africano, l’ultimo africano. Impersonato dal non attore Kalipha Touray, un rifugiato gambiano che a sedici anni ha già assistito alla fine del mondo nella vita reale. Insieme al mitico attore Nick Nolte, che interpreta un regista d’altri tempi, nel film riscoprirà il cinema. E dunque il senso della vita: il piacere di stare insieme, dopo un lungo periodo di isolamento, l’amore per la cultura, dopo anni di barbarie, per la bellezza, dopo tanto orrore. Soprattutto riscoprono l’importanza di mantenere viva la memoria. Perché, alla fine del mondo, tutto diventa importante”.