Ghostbusters: fan scoprono una terrificante teoria. Sono tutti morti?

Una teoria inerente al finale del primo film della saga rimescola le carte in tavola e disegna un panorama piuttosto inquietante.

Emerge dal web un’inquietante teoria sul finale del primo Ghostbusters, una teoria che rende il sequel ancora più cupo

Il film originale della saga di Ghostbusters continua a resistere al passare del tempo. Gli Acchiappafantasmi di Dan Akroyd, Bill Murray e Harold Ramis sono una pietra miliare della cultura pop e i film originali del franchise (tralasciando la sfortunata versione al femminile) continua a essere visto da milioni di fan, gli stessi che non hanno mai smesso di scovare nuove teorie, anche inquietanti. Nel primo film i Ghostbusters devono impedire la fine del mondo, di cui sono intenzionali responsabili. Per sconfiggere il male, però, devono infrangere una delle loro regole più importanti. Il si conclude con la vittoria dei nostri eroi, ma una nuova teoria emersa dal web crede che la verità dietro al finale del film sia molto più cupa.

Nel Ghostbusters del 1984 gli eroi riescono a sottomettere i fantasmi grazie ai loro zaini protonici. I dispositivi sono relativamente innocui quando sono nelle mani di un professionista, ma Egon Spengler avverte la squadra di non far incrociare mai i flussi. Se dovessero incrociarsi, la situazione diventerebbe “molto spiacevole”… “provate a immaginare la vita così come la conoscete che istantaneamente si blocca e ogni molecola del vostro corpo esplode alla velocità della luce”. Tuttavia, per sconfiggere Gozer (che ormai ha preso le sembianze dell’Uomo della Pubblicità dei Marshmallow), i Ghostbusters devono infrangere la regola più pericolosa: far convergere i flussi delle loro armi. Nel finale gli Acchiappafantasmi sono riusciti a sopravvivere, ma secondo questa teoria sono in realtà tutti morti.

Ghostbusters - Cinematographe.it

Nel finale vediamo il gruppo di eroi, ricoperto di pezzi di marshmallow, accolto da centinaia di newyorkesi riconoscenti. La teoria afferma che la celebrazione che i Ghostbusters stanno vivendo è in realtà una loro fantasia collettiva e che i quattro si trovino nell’aldilà. Sempre secondo questa teoria, Ghostbusters II è più “un sequel dei loro destini”, piuttosto che la loro vittoria nel primo film. Ambientato all’Inferno o al Purgatorio, i Ghostbusters non sono più una squadra e, per l’inquietante teoria, nessuno a New York sembra ricordare l’attacco di Gozer. Il sequel sembra inoltre contenere diversi eventi già visti nel primo film, solamente leggermente alterati. Ad esempio, Dana Barrett (e suo figlio neonato) sono ancora una volta il bersaglio di uno spirito malvagio che cerca di entrare nel mondo dei vivi. Per fermarlo i Ghostbusters devono comandare una Statua della Libertà a grandezza naturale che raduna le persone della città che sono corrotte. Al contrario del Marshmallow Man, Lady Liberty funge da faro di positività che respinge la negatività dalla città. Mentre gli eventi vengono alterati, la storia si conclude ancora con i Ghostbusters vittoriosi e coperti da una qualche forma di sostanza ectoplasmatica.

Ghostbusters - Cinematographe.it

Resta da vedere se le loro vite nell’aldilà ripetono gli eventi della loro vita come Acchiappafantasmi per dare loro un nuovo scopo. Questa teoria non incontrerà il favore di molti fan, ma c’è da dire che Egon è il membro più intelligente della squadra, quindi se avverte di non incrociare mai i flussi delle armi, un motivo ci dovrà pur essere. La teoria non è mai stata confermata come canonica, ma fornisce dettagli abbastanza interessanti da renderla una delle teorie più oscure e creative di Ghostbusters!

Leggi anche Ghostbusters: Legacy – la mitica Ecto-1 e le confessioni strappalacrime di un vero acchiappafantasmi