Ghostbusters: Afterlife, Morbius e Uncharted: rinviata l’uscita dei film Sony

La notizia arriva a distanza di poco tempo da quella relativa al rinvio di No Time to Die da parte di MGM.

Sony modifica nuovamente il suo calendario e annuncia il rinvio dell’uscita di Ghostbusters: Afterlife, Morbius e Uncharted

Nonostante l’umanità intera abbia guardato al 2021 come ad un anno di svolta e di ritorno graduale alla normalità dopo un’annata a dir poco disastrosa, economicamente e socialmente parlando, le cose al momento non sembrano affatto voler cambiare, almeno per quanto riguarda il cinema. Non può che sconfortare infatti la scelta, da parte della Sony, di far slittare nuovamente l’uscita di alcuni dei suoi titoli più attesi, ovvero Ghostbusters: Afterlife, Morbius, Uncharted e Cinderella.

Per quanto riguarda il film con Camila Cabello, la distribuzione avverrà il 16 luglio, anziché il 5 febbraio. Molti si aspettavano questa notizia perché lo studio non aveva rilasciato un solo brandello di materiale promozionale per l’adattamento della fiaba diretto da Kay Cannon. Spostando l’attenzione agli altri tre lungometraggi, lo sconforto aumenta, basti pensare al rinvio dell’uscita di Uncharted all’11 febbraio 2022. Il sequel di Ghostbusters, invece, slitta all’11 novembre di quest’anno. Anche per Morbius bisognerà attendere il 2022, nello specifico il 21 gennaio.

L’ultimo cambio di calendario della Sony è arrivato pochi minuti dopo che MGM aveva posticipato No Time to Die, il nuovo film di James Bond con Daniel Craig, da aprile all’8 ottobre. A questo punto, The King’s Man – Le origini della Disney è l’unico grande titolo ancora in programma per il primo trimestre del 2021 (uscita fissata per il 12 marzo).

Purtroppo gli studi di Hollywood potrebbero continuare a rimandare le uscite dei film se i casi di Coronavirus dovessero continuare a salire. Negli Stati Uniti molte sale hanno riaperto ma il processo è ancora molto letto, come dimostrano i numeri poco brillanti registrati al botteghino. Lo scorso fine settimana, ad esempio, il thriller d’azione The Marksman con Liam Neeson ha vinto il fine settimana con soli 3 milioni di dollari. Tali numeri non stanno certamente ispirando i principali studi cinematografici a rischiare con i loro titoli più interessanti e questo non fa altro che sotterrare ulteriormente l’umore degli esercenti e degli addetti ai lavori.