Bif&st 2016 – Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein: recensione

Presentato in anteprima a conclusione della seconda serata del Bif&st 2016, Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein, è una nuova rivisitazione del celebre romanzo di Mary Shelley: Frankenstein (ovvero il moderno Prometeo). Con protagonisti James McAvoy (Frankenstein) e Daniel Radcliffe (Igor Strausman) e diretto da Paul McGuigan, debutterà nelle sale italiane giovedì 7 Aprile.

Diversamente da altre pellicole dedicate ai personaggi creati da Mary Shelley, questo nuovo adattamento racconta, in un modo tutto suo, le vicende che avrebbero portato alla nascita del Mostro, una sorta di prequel dall’interpretazione molto libera, che racconta l’incontro fra il celebre scienziato e il famoso collaboratore Igor.
Il film si imposta seguendo quasi completamente le vicende di quest’ultimo il quale, come un narratore, racconta con voce fuori campo la sua storia e il suo rapporto con Victor. È proprio questo il punto focale di Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein, ovvero la conoscenza tra i due protagonisti e la nascita della collaborazione lavorativa e del loro rapporto d’amicizia.

Qui, come già detto prima, c’è stato un lavoro molto libero a livello di sceneggiatura: chi conosce il romanzo della Shelley noterà immediatamente grandi differenze caratteriali con i personaggi.

Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein

Ma al di là di legittime licenze poetiche, la scrittura di Max Landis poco fa per dare quel giusto impatto alla storia che mescola thriller, dramma e sci-fi: molti personaggi, come quelli interpretati da Jessica Brown Findlay, Andrew Scott, Mark Gatiss, Valene Kane, Daniel Mays e Charles Dance, sono superficialmente abbozzati e si integrano molto poco nelle vicende risultando un contorno insapore. E neppure al protagonista viene data l’importanza meritevole.

Da questo punto di vista va affermata la bravura di James McAvoy nel cercare di caratterizzare questo scienziato esaltato dalla sua materia e bramoso della sua missione, riuscire a rianimare un corpo morto, sfidare le leggi della natura e creare nuova vita. Anche Daniel Radcliffe, ormai svestiti i panni di Harry Potter, continua più che bene la sua carriera cinematografica. Non eccellente nel suo ruolo, risulta comunque piacevole nei panni di un Igor tutto nuovo e completamente rivisto: un inetto salvato da Frankestein, un uomo intelligente che grazie al Dottore riesce a civilizzarsi e ad entrare in società.

Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein

Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein, però, non lascia che piccole briciole a visione conclusa. L’impostazione registica di Paul McGuigan ricorda molto spesso il suo lavoro più famoso, la serie Sherlock con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, sviando lo spettatore al suo ricordo e per questo penalizza fortemente il film.
Volendo riprendere il discorso sulla sceneggiatura, il film regge esclusivamente sull’impianto di una drammaturgia leggera, muovendo la pellicola verso un’atmosfera molto soft, a tratti divertente, che quasi strizza l’occhio a Van Helsing di Stephen Sommers con Hugh Jackman.
Col senno di poi, Victor – La storia segreta del Dottor Frankenstein resta comunque un film piacevole da guardare, nelle sue scarse due ore, e si prende la libertà di raccontare a modo suo la storia che si cela dietro il famoso personaggio lasciandoci con una domanda:  ne avevamo realmente bisogno?

Victor - La storia segreta del Dottor Frankenstein

Regia - 2
Sceneggiatura - 2
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 2
Emozione - 2.5

2.3