Toni Servillo a Giffoni: “Ho fatto 5 film con Sorrentino, dovesse chiamarmi mi trova pronto”

Toni Servillo, ospite al Giffoni Film Festival, ha raccontato la sua esperienza con il Festival e parlato dei suoi prossimi progetti.

Toni Servillo, ospite al #Giffoni50, ha parlato al pubblico del suo lavoro e del futuro, dando anche un segnale di speranza

“C’è qualcosa da imparare dai ragazzi piuttosto che insegnare, il Giffoni è un’isola di speranza in questo momento difficile che stiamo passando”, ha detto l’attore Toni Servillo, ospite al Giffoni Film Festival, dove ha raccontato la sua esperienza con il Festival che definisce “unico”.

Servillo ha inoltre raccontato la sua esperienza prima nel teatro e nel cinema e di come si sia avvicinato al mondo dello spettacolo grazie alla nouvelle vague e ai film di Truffaut. Grazie al famoso regista francese si è avvicinato a Balzac ed ha incominciato a leggerlo. “Sarebbe bello che ci fossero più film che parlassero di letteratura per i ragazzi. Ogni generazione ha un modo di imparare diverso, ma l’importante è che nelle varie forme di comunicazione sia data importanza ai contenuti. Esiste ancora un festival come questo per approcciare un film come a un romanzo”.

Giffoni da un segnale di resistenza, non dobbiamo cedere alla paura, rispettando le regole. Lo spirito di questo festival è quello di sostenere la vita al contrario della morte. Questo è un centro di produzione di vita, il cinema dovrebbe mettere al primo posto come obiettivo il farci amare la vita.

Ovviamente ampio spazio al cinema nel suo discorso. Servillo ha tesso le lodi di nuovi giovani interpreti come Luca Marinelli, Alessandro Borghi e Marco D’Amore. Presto sul set del film Dall’Interno di Leonardo Di Costanzo, alla domanda se sarà l’interprete del nuovo film di Paolo Sorrentino risponde: “Ne sapete più voi di me, ho fatto 5 film con Sorrentino, dovesse chiamarmi all’ultimo momento, mi trova pronto”.