Gomorra VR – L’unica produzione italiana in realtà virtuale alla 74° Mostra di Venezia

Gomorra VR - We Own the Streets è il primo esperimento di un prodotto in realtà virtuale caratterizzato da un formato seriale

Mentre i fan aspettano Novembre per il debutto della terza stagione di Gomorra – La serie, produzione originale di Sky venduta in ben 190 Paesi, alla 74° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia i personaggi ispirati dal libro di Roberto Saviano saranno protagonisti di una produzione originale in realtà virtuale, dal titolo Gomorra VR – We Own the Streets, su una sceneggiatura di Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli.

Prodotta da Sky Italia, Sky VR Studio e Think Cattleya, Gomorra VR – We Own the Streets è l’unico titolo italiano in concorso nella sezione della Mostra dedicata alla realtà virtuale “Venice Virtual Reality“, introdotta da quest’anno come riconoscimento dell’importanza di questa nuova forma d’arte. Inoltre, sarà anche la prima volta che un prodotto Sky Vr verrà realizzato come una miniserie originale legata alla continuity della serie televisiva, cronologicamente posizionata tra la seconda e la terza stagione.

Il pubblico si ritroverà infatti nel periodo di incertezza che segue la morte di Pietro Savastano, e verrà guidato da alcuni dei volti più noti di Gomorra – La serie, come Ciro (Marco d’Amore), Genny (Salvatore Esposito) e Malamò (Fabio de Caro) in un viaggio inedito nel mondo della serie, dove potrà esplorare alcune delle sue location più famose.

Il prodotto, frutto di una collaborazione tra il team produttivo di Gomorra – La serie, di cui sono appena stati rilasciati i teaser trailer della terza stagione, e il team specializzato di Sky VR nel Regno Unito guidato da Neil Graham, è stato realizzato con diverse tecniche di ripresa che permettono una perfetta immersione e che hanno condizionato positivamente la narrazione. Le scene in movimento sono state realizzate con una wirecam motorizzata dotata di rig stabilizzato composto da 10 GoPro, mentre le scene statiche hanno richiesto un rig custom composto da 4 Sony A7SII; per l’audio invece è stato utilizzato uno speciale microfono per la realtà virtuale, che permetterà allo spettatore di percepire il suono da qualunque parte della scena provenga.