Festival di Berlino 2020: Volevo Nascondermi in concorso alla manifestazione

"Volevo nascondermi…ero un uomo emarginato, un bambino solo, un matto da manicomio, ma volevo essere amato" sono le parole del pittore Libague che hanno dato il titolo al film. La pellicola arriverà nelle sale il 27 febbraio.

Volevo Nascondermi di Giorgio Diritti, con protagonista Elio Germano nel ruolo del pittore Toni Ligabue, sarà presentato al 70° Festival del Cinema di Berlino

Il film Volevo Nascondermi, prodotto da Palomar con Rai Cinema, sarà in sala dal 27 febbraio distribuito da 01 Distribution, ma contemporaneamente verrà presentato al Festival di Berlino 2020. Il regista Giorgio Diritti ha dichiarato: “Sono molto contento che Toni Ligabue ‘mi porti’ a Berlino. Quando ho saputo della presenza del film in concorso me lo sono immaginato arrivare in moto a Potsdamer Platz, sfilare i guanti ed entrare dicendo ‘Grazie, grazie!’ con quella sua strana cadenza tra emiliano e svizzero tedesco. Amo la sua storia, esprime la ricchezza della diversità e la voglia di riscatto. Ringrazio il direttore della Berlinale Carlo Chatrian e tutti quelli che hanno reso possibile questo film.”

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Ecco la sinossi del film:

Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato. Diventerà il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari stando sulle sponde del Po.

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Quella di Ligabue è una “favola” in cui emerge la ricchezza della diversità e le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività.