Perché al Festival di Cannes 2025 ci sono due manifesti?

Non era mai successo prima, eppure in questa 78ª edizione del Festival di Cannes, al via dal 13 maggio 2025, fanno capolino non uno, ma ben due manifesti ufficiali, affissi sul Palais des Festivals. Due volti, un abbraccio e una storia d’amore che ha segnato la memoria del cinema: quella tra Jean-Louis Trintignant e Anouk Aimée in Un uomo, una donna (1966), firmato da Claude Lelouch.

Con questa scelta, Cannes manda un messaggio potente in un’epoca di divisioni: l’unione tra due esseri, la delicatezza di un gesto intimo, diventano dichiarazione estetica e simbolica. La scena, girata a Deauville, è la stessa che valse al film la Palma d’Oro nel 1966 (ex aequo con Signore e signori di Pietro Germi) e due Oscar nel 1967. Ora, quell’immagine ritorna, graficamente rielaborata, a raccontare ancora una volta l’umanità profonda del cinema e a sottolineare un legame indissolubile.

Perché quell’uomo e quella donna non si possono separare: ecco perché il Festival di Cannes 2025 ha due manifesti

Dietro la scelta dei manifesti c’è anche un raffinato gioco di parole: étreinte (abbraccio) è l’anagramma di éternité (eternità). Una frase che riassume perfettamente lo spirito di questa edizione, che vuole essere spazio di riconnessione, di emozione condivisa e di memoria.
Nel comunicato ufficiale, il Festival di Cannes ripercorre la genesi del film di Lelouch: tre settimane di lavorazione, una scena di 20 secondi che ha fatto la storia. Un’idea semplice, nata quasi per caso, capace di toccare ancora oggi il cuore degli spettatori.
E in tempi incerti, Cannes risponde con poesia. Una battuta dal film, riportata anche nei materiali del festival, sembra parlare direttamente al pubblico contemporaneo: “Andiamo al cinema solo quando va tutto bene?” / “E perché no, quando va tutto male?”.
In un momento in cui il mondo sembra spingere verso la separazione, Cannes sceglie la bellezza dell’incontro e lo fa nel modo più potente che conosce: attraverso le immagini.