Dwayne Johnson sorprende Venezia con il suo ruolo più drammatico in The Smashing Machine: “Lo desideravo da tempo”
Al suo primo Festival di Venezia, Dwayne Johnson mostra un suo lato inedito, mentre veste i panni del campione UFC Mark Kerr
Dwayne Johnson cambia registro e sceglie la Mostra del Cinema di Venezia per presentare la sua interpretazione più intensa e lontana dai blockbuster che lo hanno reso una star mondiale. In The Smashing Machine, film diretto da Benny Safdie, l’ex wrestler e attore hollywoodiano veste i panni del campione UFC Mark Kerr, un’icona del ring segnata però da fragilità personali e da una dipendenza che ne ha complicato la vita fuori dalle competizioni. Per Safdie, che con il fratello Josh ha firmato film di culto come Diamanti grezzi e Good Time, si tratta del debutto da solista alla regia.
“Lo desideravo da tempo”, ha raccontato Johnson in conferenza stampa, seduto accanto al regista e alla co-protagonista Emily Blunt, che nel film interpreta Dawn Staples, compagna di Kerr. “A Hollywood spesso si viene intrappolati in una categoria: se hai successo al botteghino, allora quello è il tuo posto. Ma dentro di me avevo una voce che diceva: ‘E se ci fosse di più?’”.
Il coraggio di Dwayne Johnson: “Arrivi a un punto in cui devi decidere se adeguarti o se invece iniziare davvero a vivere quello che desideri”

Johnson, che il pubblico associa soprattutto a saghe come Jumanji, Fast & Furious e ai titoli d’azione Black Adam e Red One, ha confessato di aver amato girare quei film, pur riconoscendo che “alcuni sono stati grandi successi, altri meno”. Ma la spinta verso un progetto più personale e drammatico covava da tempo: “A volte ci vogliono persone che ami e rispetti, come Emily e Benny, per dirti che puoi farcela”. Raccontando il percorso che lo ha portato a questa scelta, l’attore ha ammesso: “Mi sono chiesto: sto vivendo il mio sogno o quello degli altri? Arrivi a un punto in cui devi decidere se adeguarti o se invece iniziare davvero a vivere quello che desideri. Per me questa è stata l’occasione per andare in profondità, senza più paura”.
The Smashing Machine non si limita a mostrare i successi sportivi di Mark Kerr, anch’egli presente nel pubblico durante la conferenza stampa, ma esplora anche il lato oscuro della sua carriera: la dipendenza dagli antidolorifici e il difficile rapporto con la moglie Dawn. Per interpretarlo, Dwayne Johnson si è sottoposto a un’impressionante trasformazione fisica, indossando protesi che lo hanno reso quasi irriconoscibile. Lo stesso Kerr era presente alla conferenza e Johnson, con emozione, gli ha reso omaggio: “La sua vita ha cambiato la mia e quella di tutti noi che abbiamo lavorato al film. Non è solo una storia di vittorie o sconfitte, ma di cosa accade quando la vittoria diventa un nemico”.
Emily Blunt ha raccontato di essersi confrontata direttamente con Dawn Staples per dare autenticità al suo ruolo: “È stata molto generosa nel condividere la sua esperienza. Ho scoperto quanto amore e quanta devozione ci fossero in quella relazione, nonostante le difficoltà”. L’attrice ha descritto la metamorfosi del collega come “inquietante e straordinaria”, aggiungendo: “Vederlo scomparire completamente dietro al personaggio è stata un’esperienza unica”. Johnson, a sua volta, ha ringraziato la collega definendola “la sua migliore amica”: “Dalla nostra esperienza in Jungle Cruise mi ha sempre incoraggiato a portare nella recitazione anche le parti più profonde e dolorose della mia vita”.