Dune – Parte 2, Denis Villeneuve sul casting di Austin Butler: “è stato un azzardo”

Il regista canadese spiega come ha conosciuto Austin Butler e come lo ha scelto per il ruolo di Feyd-Rautha.

L’attesa sembrava non finire mai, ma finalmente l’attesissimo Dune: Parte Due è nei cinema di tutto il mondo. Diretto da Denis Villeneuve e con un cast stellare ed eccezionale, che comprende Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson, Javier Bardem, Austin Butler, Florence Pugh, oltre a Stellan Skarsgard, Josh Brolin, Léa Seydoux, Dave Bautista, Christopher Walken e Charlotte Rampling, il film sta già sbancano al botteghino di moltissimi paesi.

In una recente intervista il regista Villeneuve ha parlato della decisione di ingaggiare Austin Butler per interpretare il temibile Feyd-Rautha Harkonnen, nipote del Barone Vladimir Harkonnen, e dell’iniziale incertezza sul suo casting.

Dune – Parte 2, Denis Villeneuve su Butler: “Ero molto curioso riguardo ad Austin

Austin Butler Feyd Rautha Dune- Cinematographe.it

Villeneuve nel corso dell’intervista con Moviefone ha spiegato come ha scelto l’attore americano per il ruolo dell’erede di casa Harkonnen, per l’appunto il giovane e spietato Feyd-Rautha.

Ecco le parole del regista a riguardo: “Ero molto curioso riguardo ad Austin, l’avevo visto in alcuni film, in particolare in C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino, e poi imparando a conoscerlo meglio, l’ho trovato molto interessante. Poi Baz Luhrmann mi aveva mostrato alcune scene di Elvis [pima che uscisse nei cinema] e parlava benissimo di lui. Ho poi incontrato Austin, e sono rimasto molto impressionato da lui. Sapevo che qualcuno che era in grado di portare sullo schermo Elvis nel modo in cui lui ci era riuscito poteva fare qualsiasi cosa, perché quello che aveva fatto in quel film era veramente difficile. Quindi sapevo che lui poteva avere tutte le qualità che stavo cercando per Feyd-Rautha. Ma è stato un azzardo.

Villeneuve ha poi spiegato meglio come la preoccupazione iniziale svanì solo nel momento in cui iniziarono le riprese: “Si fanno sempre i test con le cineprese [prima di girare], e per quanto tu possa essere convinto della scelta, è sempre nel momento in cui inizi a girare che sai. Ero rimasto spiazzato, avevo subito pensato che era perfetto. Aveva una grande responsabilità, perché è un grosso personaggio nel romanzo, aveva una grossa pressione sulle proprie spalle. Sono molto fiero di lui.”

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