Disney+: problemi tecnici per la piattaforma di streaming

Oggi il servizio di streaming è disponibile in alcuni stati del mondo. Vediamo cosa è accaduto al lancio.

Come ormai sapete tutti oggi è il grande giorno di Disney+, la piattaforma di streaming digitale della Casa di Topolino

Disney+ ha debuttato oggi in alcuni Paesi che sono, nello specifico, il Nordamerica, il Canada e l’Olanda. In Olanda il servizio è attivo perché – alcuni di voi avranno letto la news – i Paesi Bassi sono stati scelti dalla Casa di Topolino per testare gratuitamente il servizio prima che uscisse ufficialmente e fosse disponibile per gli utenti. È proprio grazie a quanto chiesto agli utenti olandesi infatti – per fare un esempio – che siamo venuti a conoscenza del fatto che Marvel’s Agents of S.H.E.I.L.D. (uno dei contenuti della piattaforma), è la serie più vista tra chi ha usufruito della visione anticipata della libreria video. Ciò detto, oggi il servizio è arrivato in USA e Canada e cosa è successo? Problemi  d’accesso, pare. Come riporta Deadline, che ha anche aggiornato i suoi lettori con le ultime notizie al riguardo, i tecnici starebbero lavorando a pieno ritmo per risolvere i problemi che si sono verificati – pare – a causa della grandissima richiesta da parte degli utenti. Il comunicato diramato da un delegato:

La domanda dei consumatori per Disney+ ha superato le nostre aspettative. Siamo lieti di questa incredibile risposta e stiamo lavorando per risolvere rapidamente il problema attuale. Apprezziamo la vostra pazienza.

Il sito web Down Detector ha riscontrato che ci sono stati oltre 7000 problemi con il servizio, con il 35% che ha segnalato problemi di accesso e il 64% delle persone che hanno problemi con lo streaming. I problemi, tuttavia, saranno probabilmente risolti rapidamente e sono inevitabili data la richiesta del servizio, che contiene migliaia di ore di serie TV tra cui originali come la prima serie live-action di Star Wars, The Mandalorian. Da noi la piattaforma sarà disponibile a partire dal 31 marzo 2020.

Fonte: Deadline