Addio a Dario Penne: biografia, carriera e vita privata dell’indimenticabile doppiatore di Anthony Hopkins, morto a 84 anni

Dalla carriera alla vita privata: tutto ciò che c'è da sapere su Dario Penne, noto doppiatore, attore e direttore del doppiaggio italiano morto il 15 febbraio 2023.

Dario Penne, leggendario doppiatore italiano, direttore del doppiaggio e attore purtroppo, come ci riporta Il Fatto Quotidiano, ci ha lasciato nella giornata di ieri, ad 84 anni. Un addio davvero terribile per chi conosce a ama il cinema, considerando che l’artista, durante la sua incredibile carriera, ha prestato la voce ai più grandi dello star system, da Anthony Hopkins (che ha doppiato da Ore disperate in poi) fino a passare a Michael Caine (ricordiamo in particolare lo splendido lavoro fatto nei tre Batman di Christopher Nolan), da Tommy Lee Jones fino a passare a Christopher Lloyd. Detto questo, nonostante l’incredibile vita artistica, il tutto per l’artista è cominciato molto tempo prima in un altro mondo.

Dario Penne - Cinematographe

Dario Penne, una carriera tra radio, televisione e doppiaggio

Dario Penne, infatti, prima ancora di diventare un doppiatore affermato, ha avuto una robusta carriera teatrale e radiofonica, lavorando a Milano con il leggendario Giorgio Strehler, per poi trasferirsi a Firenze ed infine a Roma dove ha cominciato prestando la voce ad attori secondari anglosassoni in produzioni europee. Il saltò arrivò negli anni 90′ e negli anni che hanno preceduto questo ulteriore scatto di carriera, il maestro della voce si è distinto apparendo sul grande schermo in Non ho tempo (1973), Una vita scellerata (1990) e, in televisione, ne I Promessi Sposi (1967), E le stelle stanno a guardare (1971), L’eredità della priora (1980).

Dario Penne, tra l’altro, ebbe modo di conoscere proprio il leggendario Anthony Hopkins alla prima di Surviving Picasso (1990) e il divo si complimentò moltissimo con la sua voce italiana, a tal punto da farlo commuovere. L’unico tradimento nei confronti di Hopkins fu quando scelte di partecipare a Dracula di Bram Stoker (1992) che gli rimase impresso per molto tempo (e fu anche l’unica volta che la star doppiò Gary Oldman).

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