Danny Boyle non intende fare film con protagonista femminile

Il regista inglese Danny Boyle è intimorito dall'idea di dirigere per la prima volta un film incentrato su una protagonista femminile.

I film con protagoniste femminili non sono tra i progetti di Danny Boyle

Danny Boyle non è esattamente un regista come un altro e la sua voce negli anni ha saputo incidere una vera impronta sulla produzione cinematografica passando per generi e storie completamente diversi tra loro. Il suo ultimo lavoro, Yesterday, arriverà questa settimana nelle sale statunitensi e il 4 luglio in Italia. Sebbene la pellicola possa sembra solo una favola sulle note dei Beatles, si tratta in realtà di un film molto diverso dai precedenti del regista inglese con i quali ha in comune solo una cosa: il protagonista maschile.

Di recente Boyle ha avuto una particolare conversazione a proposito della sua scelta di avere sempre protagonisti maschili a guidare i suoi film, dichiarando di incontrare in effetti delle difficoltà davanti all’idea di dirigere un film che ruoti intorno ad un personaggio femminile. Ha detto:

Ti senti un pò…preoccupato ovviamente, soprattutto adesso – ed è una preoccupazione crescente – per il fatto di non voler fare un film guidato da una donna in quanto regista maschile, perché ti senti un impostore. Sicuramente ne rispondo io.

I film di Danny Boyle sono pieni di importanti personaggi femminili, personaggi come la Elizabeth Lamb di Rosario Dawson in In trance o Joanna Hoffman in Steve Jobs o Freida Pinto come Latika in The Millionaire.

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Il suo nuovo flm Yesterday ha un personaggio femminile in particolare a cui viene assegnato un ruolo e una storia avvincente. Infatti, potremmo dire che mentre Himesh Patel è affascinante, Lily James è l’interprete che veramente ruba la scena del film, intepretando un raggio di sole nella vita di Jack Malik che prima o poi dovrà trovare la sua strada per stare in piedi da sola e combattere per quello che vuole nella sua vita.

Ma, nonostante ciò, Yesterday è comunque la storia di Jack Malik e non di Ellie. Così come The Millionaire è quella di Jamal e non quella di Latika.

Per spiegarsi meglio, Boyle ha continuato dicendo che molti dei lavori che ha più apprezzato ultimamente hanno donne come protagoniste, nomi e voci femminili davanti e al centro.

I miei show preferiti al momento sono Fleabag e Gentleman Jack. Se Suranne Jones non vince ogni premio per Gentleman Jack non so che cosa sta succedendo.

Quello che il regista inglese ha voluto dire è che sebbene guardi tanti progetti guidati da donne, è preoccupato di come potrebbe risultare uno lavoro al femminile guidato da lui, visto il recente clima in cui alla regia si sta cercando di far emergere numerosi progetti femminili guidati da donne stesse. Sicuramente, però, sarebbe interessante vedere Danny Boyle cambiare direzione in questo senso ma non possiamo ancora aspettarci che ciò accada presto.