Daniel Craig spiega perché era necessario far morire James Bond

Il triste addio di Daniel Craig a James Bond era inevitabile. L'attore ha spiegato perchè l'affascinante spia doveva morire.

Come sappiamo, James Bond muore in No Time To Die, film che vede Daniel Craig nei panni, per l’ultima volta, dell’affascinante spia. Una decisione drastica che, per l’attore era però necessaria. Craig ha spiegato, al Los Angeles Times, il perché il mitico agente 007 doveva obbligatoriamente morire al termine del film. I motivi sono essenzialmente due: “per me e per il franchise”, ha detto.

C’è l’attore Daniel Craig dietro alla decisione di far fuori James Bond?

Ho detto ai produttori: ‘beh, dovrete resettare la saga di nuovo. E allora uccidiamo il mio personaggio e andate a cercare un altro Bond e un’altra storia. Iniziate a 23, 25 o 30 anni’. L’altra ragione era potermi guardare avanti. Non voglio tornare indietro. Suppongo che dovrei ritenermi fortunato se mi chiedessero di tornare, ma il fatto è che ho bisogno di lasciarmi Bond alle spalle. Il sacrificio che fa nel film è per amore, e non c’è sacrificio più grande. Perciò mi sembrava il modo giusto per chiudere.” ha confessato Daniel Craig.

Già anni fa l’attore si era espresso in merito a un eventuale addio alla famosa saga legata al personaggio di James Bond che l’ha reso celebre. “ho dovuto chiedermi se ero fisicamente in grado di farne un altro, o se lo volevo davvero fare. Perché, quando telefoni a tua moglie per dirle: ‘mi sono rotto una gamba’, non è piacevole“.

Questo è stato un momento davvero triste per i fan di Craig, che hanno dovuto accettare di non vederlo più interpretare un ruolo che gli calzava a pennello. Nel frattempo ci si chiede se qualcun altro possa prendere il suo posto e se sarà mai all’altezza.

Nel film Bond si sacrifica durante un’esplosione cercando di salvare la vita di Madeleine Swann e della loro giovane figlia.

Leggi anche Jessica Chastain: “Vorrei essere il villain del nuovo James Bond”