Dakota Johnson sul compagno Chris Martin: “mi ha tirata fuori dalla depressione”

L'attrice ringrazia la dolce metà per esserle rimasto sempre accanto.

Dakota Johnson e Chris Martin fanno coppia fissa da anni, più precisamente dal 2017. Allora lui veniva già da una storia con Gwyneth Paltrow, coronata dalla nascita dei figli. Visto il successo riscosso dagli ex innamorati, il pubblico ha inizialmente faticato ad accettare che la love story fosse finita agli archivi. Poi, è sopraggiunta la consapevolezza: mentre Paltrow sposava il produttore Brad Falchuk nel 2018, Dakota Johnson e Chris Martin erano al primo anno di relazione. Che prosegue tuttora, grazie alla capacità di ascolto di entrambi, e al sostegno reciproco, nei momenti di difficoltà.

Dakota Johnson ringrazia Chris Martin per averla tirata fuori dalla depressione

Dakota Johnson ringrazia Chris Martin per averla tirata fuori dalla depressione - Cinematographe.it

In un’apparizione al pranzo annuale della Hope for Depression Research, la star della trilogia 50 sfumature ha evidenziato l’importanza di avere accanto un uomo nella lotta contro i demoni personali. Dakota Johnson è stata insignita del premio HOPE per essersi pubblicamente spesa sulla depressione e i disturbi d’ansia, parlando della sua salute mentale. Combattere lo stigma lo ritiene essenziale.

Dakota Johnson ringrazia Chris Martin per averla tirata fuori dalla depressione - Cinematographe.it

Nel discorso di premiazione ha sottolineato la vocazione alla causa. Se parlare può aiutare un altro essere umano a sentirsi meglio e un po’ meno sola, si spende molto volentieri. Quindi, ha raccontato di un episodio risalente a qualche settimana fa, quando Martin ha capito che non era serena. Con le giuste parole, piene di amore, è stato in grado di sostenerla efficacemente. La maggior parte delle volte – ha spiegato Dakota Johnson – ne parla con ironia, forse perché questo la aiuta a guardare negli occhi il male se lo maschera nella commedia.

Coprire la depressione o l’ansia servendosi dell’umorismo è uno strumento per tutta la vita. E non crede sia una cosa negativa. Al contrario, è un utile mezzo: se non ride, talvolta può piangere.

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