Coronavirus, Ennio Morricone sui flash mob dal balcone: “Ci vuole rispetto”

Ennio Morricone ha detto la sua riguardo le persone che ogni giorno cantano dal balcone durante la quarantena dovuta all'emergenza Coronavirus.

Ennio Morricone: “In questo momento anche la musica non ha valore”

In un’intervista rilasciata all’Huffington Post, il maestro Ennio Morricone ha detto la sua riguardo i cosiddetti flash mob a cui ogni giorno un gran numero di persone dà vita come segnale di condivisione e unità nazionale. Durante queste giornate in cui sempre più gente nel mondo è costretta a rimanere dentro casa nel tentativo di arginare la diffusione del Coronavirus, c’è chi trova un po’ di “sollievo” nell’affacciarsi al balcone alle ore 18, orario in cui ci si dà appuntamento con il vicinato per cantare insieme alcuni dei brani italiani più popolari. A livello internazionale c’è stato chi, come Chris Evans, ha apprezzato pienamente l’iniziativa, condividendo anche alcuni filmati sui social. Ma c’è anche chi, come Ennio Morricone, non è del tutto convinto e critica in parte questo movimento che va ormai avanti da giorni.

Il fatto che molte persone cantino dal balcone e sventolino la bandiera italiana da una parte mi fa simpatia, ma dall’altra lo considero inopportuno. Sicuramente un po’ di leggerezza aiuta in certi casi, ma con la percentuale di morti che c’è stata in questi giorni ci vorrebbe più rispetto. Mi chiedo se certe persone, durante questi momenti, non pensino soltanto a loro stesse.

Insomma, in questo caso c’è anche chi ha vissuto e vive di musica che pensa che in momenti di crisi come questi la musica abbia poco valore o comunque non abbia potere consolatorio.

Non è che in questi momenti mi metto ad ascoltare o comporre musica per consolarmi e non pensare a quello che sta accadendo.

Ennio Morricone sta trascorrendo la propria quarantena a casa con sua moglie Maria e ha ammesso di essersi preoccupato, nei giorni scorsi, per uno dei suoi figli che non è stato bene ma che adesso si è ripreso. Il compositore si è detto comunque molto ansioso per quello che sta accadendo nel mondo.