Brie Larson ammette: “avevo paura della Marvel”

Brie Larson rivela la sua preoccupazione verso il MCU: "Avevo paura di quello che mi sarebbe successo".

Brie Larson è stata la prima donna a guidare un film solista su una supereroina. Il successo della sua Captain Marvel è indubbiamente stato enorme, ma questo non vuol dire che l’attrice abbia preso il suo impegno a cuore leggero, o che si sia gettata a capofitto nel Marvel Cinematic Universe senza prima pensarci per bene.

In un’intervista con Harper’s Bazaar, la star di Captain Marvel ha rivelato che l’idea di interpretare la supereroina inizialmente la spaventava, a causa della potenziale eccessiva fama che ne sarebbe derivata. “Avevo paura di quello che mi sarebbe successo”, ha detto al magazine l’attrice Premio Oscar, rivelando che era preoccupata che assumere un ruolo così grande e importante in un franchise da un miliardo di dollari le sarebbe costata la possibilità di poter vagare per le strade come una persona qualsiasi, impendendole così di fare le cose che ama in totale libertà. Una preoccupazione più che legittima!

brie larson captain marvel - cinematographe.it

Brie Larson ha spiegato che, la scelta che aveva se entrare o meno nell’universo cinematografico Marvel, le sembrava surreale. “Che mondo è mai questo, sono queste le scelte che devo fare come artista?”, ha ricordato di aver pensato in quel momento. Alla fine, l’opportunità di diventare una supereroina di casa Marvel, è valsa il rischio per lei, ma ha specificato che con l’MCU arrivano molte aspettative che cerca sempre di contenere nel miglior modo possibile. Ogni volta mi sembra di stare su un piedistallo, è mio compito capire come scendere.

Dopo la sua vittoria agli Oscar nel 2016 per Room le persone – incluso il suo team – si aspettavano che Larson continuasse la sua carriera con ruoli similmente importanti, ma invece ha recitato in progetti come Unicorn Store per Netflix e il musical Basmati Blues, prima di entrare nel Multiverso Marvel.Devo convivere con le scelte che faccio, che le rimpianga o meno, ha detto nell’intervista. “Artisticamente, l’ho sempre capito. Ma per qualche ragione, personalmente, è stato totalmente diverso. Puoi seguirmi sul set e dire, ‘Wow, sa davvero cosa sta facendo.’ E poi vado a casa e dico, ‘Non so cosa sto facendo.’ Divento insicura e penso di non essere abbastanza”.

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