L’avete riconosciuto? Ha sconfitto un immortale, ha sporto denuncia per molestie sessuali e il suo talento lo ha reso irriconoscibile

Ex star dei blockbuster d’azione, per ritrovare sé stesso ha tagliato i ponti col passato.

I diversi interventi chirurgici subiti lo hanno spinto ad abbandonare gli action movie

Per chiunque, anche gli eroi degli action motive, c’è un punto di rottura, una volta superato il quale inizia il declino. Nel corso di una apparizione sul red carpet per la presentazione di No Sudden Movie di Steven Soderbergh, Brendan Fraser ha colto tutti impreparati, rendendosi praticamente irriconoscibile.

Al di là delle esigenze di copione, l’attore ha imboccato la parabola discendente della carriera dopo aver abusato del proprio corpo negli anni, pur di conquistarsi un posto sotto la luce dei riflettori dell’industria americana. Ciò finché le numerose operazioni chirurgiche non lo hanno spinto ad allontanarsi dalla vecchia vita tutta “casa e lavoro”.

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Inoltre, Brendan Fraser ha preso le distanze dai riflettori a seguito di episodi decisamente infelici. Tra il divorzio dalla collega Afton Smith, la morte della madre nel 2016, stroncata dal cancro, e la delicata storia di molestie sessuali scaturita dalla denuncia da egli avanzata a carico di Philip Berk, ex presidente della HFPA, non c’è praticamente mai stato un attimo di pace.

Nato il 3 dicembre 1968, Brendan Fraser è salito agli onori delle cronache soprattutto per aver impersonato Rick O’Connell, il personaggio principale della trilogia de La mummia. In precedenza, aveva conosciuto la fama nei panni del protagonista di George re della giungla…?, versione live action di un popolare cartone animato della Disney. E ha peraltro dato prova di spiccate doti recitative in lungometraggi drammatici quali Demoni e dei e Crash – Contatto fisico.

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A seguito di The Mummy: Curse of the dragon Emperor del 2008 ha ridotto notevolmente la schedule di impegni, con solo alcune pellicole di minor rilievo e dei ruoli di doppiaggio, fino al passaggio in tv nel 2015. Nel 2019 è uscito dall’anonimato in cui era finito grazie alla parte in Doom Patrol, serie incentrata sull’omonimo gruppo di supereroi della DC Comics.

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