BioShock: Netflix produrrà il film basato sul videogioco
La notizia è ufficiale: il celebre videogioco diventerà una film targato Netflix!
BioShock diventa un film: la conferma ufficiale arriva da Netflix, pronta a produrre una pellicola sull’omonimo videogioco!
Netflix ha dato l’annuncio ufficiale della sua nuova produzione: un film basato sul videogioco BioShock, uno dei più amati della storia. Un accordo tra il canale dello streaming per eccellenza e lo sviluppatore di videogames Take Two Interactive è in discussione, tre questioni riguardanti i diritti per la riproduzione su schermo del gioco e altri particolari da definire, da circa un anno. I produttori ufficiali dell’universo cinematografico di BioShock saranno Vertigo Entertainment e Take Two. Il progetto, appena annunciato, ha ancora da definire uno sceneggiatore ed un regista per la realizzazione del film.
Come molti ricordano, in passato il progetto di una trasposizione cinematografica di BioShock era stata attribuita al regista Gore Verbinski: il film era da realizzarsi già nel 2008, ovvero appena un anno dopo la creazione del videogioco. Il piano di Verbinski era quello di rendere la pellicola vietata ai minori. Al tempo, tuttavia, la Universal non era particolarmente propensa ad investire così tanti soldi su una produzione vietata ai minori. Questo, almeno, secondo ciò che sosteneva Verbinski nel 2017.
L’autore, celebre per aver diretto i primi tre lungometraggi della saga di Pirati dei Caraibi, ha spiegato, dal suo punto di vista, il problema, legato ad un budget decisamente molto costoso: “Si è parlato di un unico film. Ed è stata strana la mia prima riunione con Universal su Bioshock. Ero seduto in una stanza e ho detto: “Ragazzi, questo è un film da 200 milioni di dollari con rating R.” Di seguito il silenzio. Ricordo il mio agente che mi disse: “Perché hai detto questo?” Perché volevo farlo. Perché ho cercato di uccidere un film ancora prima di iniziare la produzione? Questo prima ancora di ottenere uno script per Bioshock. Volevo solamente essere chiaro fin dall’inizio. E pensavo che a tutti nello studio andasse bene. Ok, forse. Wow, no. È costoso, lo sappiamo”.