Barbie, la sceneggiatrice originale ha rivelato: “The Lego Movie è stato un ostacolo”

Il film, ora diretto e co-scritto da Greta Gerwig con il contributo di Noah Baumach, doveva vedere alla sceneggiatura Diablo Cody con Amy Schumer ad incarnare la bambola.

Barbie è sicuramente una vera e propria icona del mondo dei giocattoli che, con il passare del tempo, è diventata un simbolo importante anche per la Cultura Pop in generale: stiamo parlando di una bambola creata negli anni 60′ dalla Mattel che, all’epoca, ha scardinato tantissimi luoghi comuni, rileggendo da capo la figura femminile. Una vera e propria rivoluzione che comunque continua visto che ancora oggi il giocattolo ha molta influenza nella cultura e nella società. Tempo fa, l’azienda stessa che la produce, ha scelto di lanciare un film sul personaggio che doveva essere inizialmente scritto dalla sceneggiatrice di Juno (2007) e Dove eravamo rimasti (2015) Diablo Cody con Amy Schumer ad incarnare la protagonista (The Humans, Cercasi amore per la fine del mondo).

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Purtroppo, però, sia la sceneggiatrice che l’attrice principale hanno abbandonato Barbie per motivi in realtà diversi: l’attrice perché non era d’accordo con alcune scelte creative della produzione, la sceneggiatrice, a quanto pare, perché ha incontrato diversi ostacoli nella creazione del copione. A raccontarlo è stata la stessa sceneggiatrice nelle ultime ore, durante un’intervista per GQ, dove ha spiegato che, all’epoca, The Lego Movie ha rappresentato un elemento di disturbo perché, come Barbie, giocava sulla metanarrazione.

“Quando sono stata assunta per la prima volta per questo, non credo che la cultura avesse ancora abbracciato la femme o la bimbo come validi archetipi femministi. Se cerchi ‘Barbie’ su TikTok troverai questa meravigliosa sottocultura che celebra il femminile, ma nel 2014, prendere questa magra bambola bionda e bianca e trasformarla in un’eroina era un’impresa ardua. Quell’idea di un’anti-Barbie aveva molto senso data la retorica femminista di 10 anni fa. Allora non avevo davvero la libertà di scrivere qualcosa che fosse fedele all’iconografia; volevano una svolta femminista su Barbie, e non riuscivo a capirlo perché non è quello che Barbie è. Ho sentito infiniti riferimenti a The Lego Movie in fase di sviluppo, e mi ha creato un problema perché l’avevano fatto così bene. Ogni volta che mi veniva in mente qualcosa di meta, era troppo simile a quello che avevano fatto. è stato un ostacolo per me, ma ora è passato abbastanza tempo da poter scegliere [il cattivo di The Lego Movie] Will Ferrell come l’antagonista in un film di Barbie nella vita reale e a nessuno importa”.

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Fonte: GQ