Barbie e quella battuta su Zack’s Snyder Justice League che ha colto nel segno

Tale battuta sembra sia stata apprezzata enormemente dallo stesso Snyder, come ha raccontato in una recente intervista.

Barbie è il recente lungometraggio diretto da Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) che ha portato sul grande schermo, in modo del tutto insolito, la storia di una delle bambole più famose del mondo, la Barbie, appunto, dando una svecchiata a tale brand della Mattel, costruendo un’ampia e variegata critica al sistema patriarcale attualmente vigente. Un progetto che ha fatto non poco discutere e arrabbiare, ma che che comunque ha espresso, con chiarezza e senza peli sulla lingua, la sua posizione e il suo punto di vista. Ebbene, detto questo, la realizzazione è anche molto ironica e spesso si appoggia a battute e citazioni per risultare ancora più diretta e divertente.

Barbie è arrivato nelle sale nell’estate del 2023

Barbie - Cinematographe

Tra le battute più divertenti e spiazzanti proprio di Barbie c’è n’è proprio una che pronuncia la Barbie scrittrice (interpretata da Alexandra Shipp) proprio quando si risveglia dal controllo dei Ken. In questo frangente, il personaggio pronuncia tale frase: “È come se fossi stata in un sogno in cui ero davvero coinvolta nella versione Zack Snyder di Justice League”. Tale battuta, ovviamente, va contestualizzata e fa riferimento al fandom decisamente molto tossico che Snyder si porta dietro. Comunque, proprio il cineasta, in un’intervista per Men’s Health, ha spiegato di aver compreso compreso l’ironia dietro e anzi, di essere onorato di far parte, anche se in modo così marginale, di un film così importante.

“Ci hanno avvisato. E [il boss della WB Mike De Luca] ha detto: ‘Ehi, c’è un riferimento a ‘Justice League’ nel film. È bello e comunque, spero che voi ragazzi capiate, pensiamo che sia fantastico. Ho pensato che [‘Barbie’] fosse fantastica. E penso che a battuta sia piuttosto bella. Quello che ho detto a Debbie è che devi prenderti un secondo e riflettere è che il tuo nome è così perfettamente intrecciato con un fenomeno della cultura pop così grande che può esistere come uno scherzo in un film su Barbie. È davvero folle. Devi solo fare un passo indietro per un secondo e dire: ‘Whoa, cosa abbiamo fatto?’ Quello che è successo? Com’è possibile questa cosa?’”.

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