Bao: ecco come One Piece ha influenzato il cortometraggio Pixar

Com'è stato creato il nuovo cortometraggio Pixar, Bao? Ce ne parla la regista Domee Shi, che ha rivelato anche a quali altre serie animate, e a quale cultura in particolare, si è ispirata per dar vita al corto. Un indizio? One Piece.

Bao, l’ultimo cortometraggio Pixar che verrà proiettato nelle sale prima de Gli Incredibili 2, è ispirato in parte alla celebre serie One Piece

Bao racconta la storia di un’anziana donna cinese che, accidentalmente, crea un bambino da un raviolo al vapore e decide, così, di crescerlo come se fosse figlio suo. Una premessa davvero buffa e divertente, adatta alla creatività che ormai conosciamo bene dello studio. Inoltre, non a caso, pare che i creatori del corto abbiano tratto ispirazione da una delle più note ed eccitanti serie d’animazione del mondo: One Piece.

Comicbook.com ha avuto l’opportunità di andare sul set del corto e parlare con la regista Domee Shi, che ha spiegato il processo di produzione per realizzare il corto. Dopo aver pensato alle componenti animate, all’interno della produzione, ha dichiarato di aver fatto riferimento a One Piece, per cercare di perfezionare lo stile dell’animazione:

L’animazione è particolarmente fondamentale in Bao, perché è proprio ciò attraverso cui si dà vita ai personaggi. Prima di iniziare a lavorare all’animazione, ho iniziato a raccogliere degli esempi stilistici che volevo sperimentare, e li ho mostrati al mio responsabile d’animazione Juan Carlos Navarro. Ero enormemente influenzata dall’animazione Giapponese, per esempio gli stili visivi di I miei vicini Yamada e One Piece, un cartone davvero molto celebre in Giappone. Amo il modo in cui appaiono quei personaggi e le loro espressioni. Ci siamo ispirati ampiamente all’animazione 2D, una vera e propria sfida da portare a termine in 3D proprio per la grandezza delle teste dei personaggi e dei loro arti. Per cui sapevamo fin dall’inizio che dovevamo fare un piano di preparazione e organizzazione per definire lo stile d’animazione più adatto per il corto“.

Shi ha continuato dicendo che il personaggio principale nel corto, semplicemente nota come Mamma (Mom), era l’unica che necessitava di questi ingrandimenti, uno stile espressivo e facciale alla One Piece:

È stata una grandissima sfida animare Mamma, a causa della sua grande testa e il suo minuscolo e paffuto corpo. Volevo conservare la divertente qualità grafica dei miei disegni 2D su di lei, come se non volessi alterare quei suoi occhi da insetto e quelle lacrime fluttuanti in 3D. Ma dato che stavamo compiendo un processo d’animazione, abbiamo capito che alcune delle espressioni che funzionavano in 2D non andavano affatto bene per il 3D”

Fonte: Comicbook