Avete visto la figlia di Jean Claude Van Damme? Ha gli stessi muscoli e il talento del padre ma non vuole vivere nella sua ombra

Ecco la splendida figlia di Jean-Claude Van Damme, Bianca Van Damme, che ha avuto molti nomi per evitare di vivere all'ombra del padre.

Bianca Van Damme, trentenne figlia d’arte dell’attore, regista, sceneggiatore e produttore star dell’action Jean-Claude Van Damme e della culturista Gladys Portugues, si è fatta chiamare per anni Bianca Bree. Il peso del nome del padre e il suo desiderio di evitare qualsiasi cosa per non vivere all’ombra di un personaggio come Van Damme, ha reso la giovanissima Bianca, durante la sua infanzia e adolescenza, a stare il più lontano possibile dai riflettori. La giovane si è infatti impegnata al massimo nella danza e nel pattinaggio, doppia carriera durante la quale ha collezionato una serie di successi. Ma dal 2008 Bianca Brigitte Van Damme ha iniziato a cambiare idea, o almeno a sperimentare anche la possibilità di essere un’attrice come suo padre, e perché no, una culturista come sua madre.

Bianca Van Damme e la strada che ha trovato da sola

Bianca Van Damme - cinematographe.it

È infatti il 2008 l’anno che vede Bianca Van Damme nel cast di The Sheperd – Pattuglia di confine, dove interpreta la figlia del protagonista che è suo padre anche nella vita, appunto Jean Claude Van Damme. La volontà però di non essere associata al padre non l’aveva ancora abbandonata, e nei titoli di coda appare infatti con il nome di Bianca Brigitte Van Varenberg. Un piccolo trucco e cambiamento che ha però funzionato. Attrice principalmente di film d’azione, la sua filmografia negli anni ha toccato anche il genere dell’horror e del sci-fi.

Bianca Van Damme - cinematographe.it

Anche scrittrice e produttrice, la Van Damme nel 2009 ha recitato in Full Love, nel 2011 in Assassination Games, nel 2012 ha preso parte a 2 pellicole: UFO e Six Bullets e nel 2013 ha recitato in Welcome to te Jungle. Per quanto riguarda le orme della madre, la Van Damme ha un profilo Instagram da culturista, dove esalta la sua femminilità, con l’intento dichiarato di dimostrare che si può essere al tempo stesso muscolose e femminili.

 

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