Avete mai visto la figlia di Bruce Lee? Ecco perché ha deciso anche lei di studiare arti marziali come suo padre

Si chiama Shannon Lee e crescendo ha deciso di intraprendere la stessa carriera di suo padre. Ecco perché.

Si chiama Shannon Lee ed è la figlia del famoso attore e atleta di arti marziali Bruce Lee. Anche lei è un’attrice e ha tratto insegnamento proprio da suo padre, non solo per la sua carriera, ma anche per affrontare al meglio la sua vita, come racconta nel libro autobiografico Be water, my friend.

Chi è Shannon Lee?

bruce lee, cinematographe.it

Shannon Emery Lee è nata il 19 aprile del 1969 e, come suo padre, è un’attrice, atleta di arti marziali e imprenditrice americana. Nata a Los Angeles, durante la sua giovinezza ha studiato l’arte marziale grazie al migliore allievo di suo padre, Richard Bustillo. Non si è mai impegnata particolarmente, fino a quando la sua arte non le è stata utile con la sua carriera di attrice e i suoi ruoli d’azione. Ha studiato Taekwondo con Dung Doa Liang e Wushu con Eric Chen.

La carriera di Shannon Lee

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La Lee ha iniziato la sua carriera di attrice recitando in un cameo nel film biografico di suo padre del 1993 Dragon: the Bruce Lee story. Ha poi recitato nel 1998 – dopo una serie di piccole apparizioni sullo schermo – nel film d’azione Enter the eagles, diretto da Corey Yuen. Nell stesso anno è poi passata al piccolo schermo, dove ha recitato nella serie televisiva Martial Law al fianco di Sammo Hung. È, invece, tornata poco dopo al cinema nel film Epoch, trasmesso per la prima volta in chiaro nel 2001.

Curiosità su Shannon Lee

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La donna è la presidentessa della Bruce Lee Foundation ed è stata produttrice esecutiva della serie televisiva del 2008 The legend of Bruce Lee, basata sulla storia vera del padre.

L’attrice ha sempre amato parlare di suo padre e soprattutto della loro passione comune per le arti marziali. In un’intervista a GQ, la Lee ha affermato: “Non sono un’artista marziale come lo era mio padre. Era appassionato alle arti marziali come stile di vita e come veicolo per la scoperta di sé. Ho studiato arti marziali proprio per capire meglio mio padre e quello che ho trovato è stata una pratica profondamente significativa anche per me. Sono grata per questi allenamenti, perché mi hanno permesso di capire chi sono sotto stress e come sviluppare la mia forza interiore e la fiducia in me stessa. Lo studio delle arti marziali mi ha avvicinato a mio padre  e mi ha fatto capire la vita dal suo punto di vista. È ststa un’esperienza terribilmente curativa e di valore inestimabile”.

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