Avatar 2: Sigourney Weaver svela l’intenso allenamento con i Navy SEAL

Sigourney Weaver, protagonista nel ruolo di Kiri nel sequel di Avatar: La Via dell’Acqua, ha rivelato alcuni dettagli interessati riguardo l’intenso allenamento per prepararsi al secondo capitolo di Avatar.

L’attrice americana, che nel nuovo film compare nei panni di un nuovo personaggio, Kiri, la figlia adottiva di Jake Sully e (Sam Worthington) and Neytiri (Zoe Saldaña), ma anche figlia naturale della scienziata Dr. Grace Augustine (interpretata dalla stessa Weaver nel primo film), ha svelato di essersi allenata con i Navy SEAL, forze speciali militari della marina americana per prepararsi al nuovo ruolo.

Avatar 2, Sigourney Weaver rivela alcuni dettagli dell’allenamento con gli istruttori della marina americana

In un’intervista con the Wrap, Weaver ha rivelato che per prepararsi al meglio alle scene d’azione e alle scene sott’acqua del secondo film si è rivolta a degli istruttori militari, in particolare a Kirk Krack, che insegna ai Navy SEAL.

Weaver ha infatti rivelato: “[Cameron, il regista] ci parlava di come avremmo dovuto nuotare, di come avremmo dovuto trattenere il fiato per un minuto e mezzo, o qualcosa del genere. […] E io pensavo, beh, sono capace di trattenere il fiato per circa 30 secondi appena, fine…, e neanche quando mi muovo“.

“Eppure, [Cameron] non lancia mai delle sfide se non ha poi il supporto necessario per farti arrivare a quel traguardo. Così abbiamo iniziato ad allenarci con Kirk Krack, che insegna ai Navy SEAL, nel maggio del 2017, e abbiamo avuto la prima lezione in piscina“, l’attrice ha rivelato riguardo all’allenamento per trattenere il fiato sott’acqua.

“Mio marito ed io eravamo capaci di trattenere il fiato per un minuto, fermi nell’acqua, e dopo da lì siamo poi andati a migliorare“.

Un intenso allenamento che è servito agli attori per girare tutte le scene ambientate negli ecosistemi marini; infatti, da come si può vedere in numerosi video pubblicati del dietro le quinte del film, gli attori hanno dovuto davvero girare le loro scene sott’acqua.

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