Arnold Schwarzenegger rivela il suo sogno nel cassetto: “vorrei diventare Presidente”

In passato governatore della California, crede che sarebbe bravissimo.

Con il suo spirito combattivo e la sua tenacia, Arnold Schwarzenegger ha realizzato tantissimi traguardi nella vita. Partito come bodybuilder, si è poi dedicato al cinema e anche alla politica, in qualità di governatore della California. Eppure, a dispetto dei risultati ottenuti, qualcosa gli manca, confida lui stesso ad Howard Stern. In occasione dell’uscita del suo libro “Renditi utile. Sette regole per cambiare la tua vita”, Arnold Schwarzenegger ha detto di credere che sarebbe un grande presidente. Pensa di avere l’energia e la volontà per unire le persone.

Arnold Schwarzenegger sogna lo Studio Ovale

Arnold Schwarzenegger rivela di voler essere presidente degli Stati Uniti - Cinematographe.it

Spesso le persone che incontra glielo dicono e lui è dello stesso parere. Tuttavia, ciò sarà destinato a rimanere un sogno nel cassetto. Non è, infatti, nato negli Stati Uniti e ciò lo “squalifica” dalla corsa allo Studio Ovale. Comunque, Arnold Schwarzenegger non si sente frustrato per questo. D’altronde, gli obiettivi centrati sono merito dell’America, ha aggiunto. La carriera nel culturismo, quella cinematografica, diventare governatore, fondare il suo Schwarzenegger Institute, i milioni di dollari guadagnati e tutto il resto. Ecco perché non crede sia giusto lamentarsi dell’unica cosa impossibile da compiere. È grato di quanto ha ricevuto, compreso un fisico da adone.

Oggi, a 76 anni, Arnold Schwarzenegger ha un buon rapporto con lo specchio. Fa specie sentirsi acclamati per anni a causa di un corpo supremo e la definizione, vedere le vene scendere lungo gli addominali, e ritrovarsi cambiati. A 30 anni – ha proseguito – non ritieni possibile che una cosa del genere possa accadere. Ad aiutarlo è l’autoironia, tornatagli spesso utile sul set in commedie per famiglie, tra cui Gemelli e Un poliziotto alle elementari. Il suo mentore? Milton Berle, comico, attore e showman. Arnold Schwarzenegger andò da lui poiché consapevole delle difficoltà incontrate da tedeschi e austriaci nell’adottare il sense of humour americano. Apprese delle lezioni che ricorda ancora oggi.

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