Army of the Dead non necessita di una Director’s Cut secondo Snyder
Durante una recente apparizione al CCXP di San Paolo, il cineasta ha confessato a Collider che si è trovato molto bene a lavorare per Netflix.
Army of the Dead è un film decisamente che è passato in sordina quando in realtà rappresenta un cambio notevole per la carriera di Zack Snyder. Dopo che tale autore americano ha trascorso gran parte della sua vita artistica dietro i supereroi DC, ecco che tale progetto, che segna la prima collaborazione del film-maker con Netflix, ha segnato il suo futuro ed ora, con Rebel Moon in arrivo, sembra proprio che il regista e sceneggiatore abbia trovato la sua personale isola felice. Ebbene, ad ogni modo parliamo di un progetto che comunque, a detta dell’artista, dovrebbe essere l’apripista di un universo decisamente molto più ampio (per ora espresso solo con lo spin-off Army of the Thieves).
Army of the Dead è arrivato direttamente su Netflix il 21 maggio 2021
In una recente apparizione al CCXP di San Paolo, in Brasile, proprio lo stesso Snyder ha avuto l’occasione, parlando con Collider, di raccontare tutto il suo entusiasmo nel lavorare con la N rossa a tal punto che, a detta sua, non si sarà mai bisogno di una Director’s Cut di Army of the Dead perché è riuscito a portare su schermo ogni sua idea senza nessun tipo di taglio da parte della produzione.
“Ma la cosa bella è stata con Netflix, e ho avuto questa esperienza con Army [of the Dead], che erano così entusiasti di quello che volevo fare. Ecco perché non esiste una versione estesa di Army, perché era davvero semplicemente il film. Non hanno mai detto: “Oh…”. Penso che l’unica cosa che volevano che togliessi fosse il pene di zombie perché lo avevamo nei titoli di testa. Uno dei ballerini di Chippendale aveva questo ca**o enorme con un morso Ne ho fatto una ripresa e loro mi hanno detto: “Guarda, c’è un modo…?” E io ho pensato: ‘Va bene.'”
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