Antonio Folletto rivela lo struggente motivo per il quale porta l’orecchino fin da quando era neonato: “È un omaggio all’idolo di mio papà”

Antonio Folletto non si può mai separare dal proprio orecchino: dietro c'è un profondo significato...

Tra le nuove leve degli attori italiani, sta emergendo Antonio Folletto. Nato il 16 febbraio 1988 a Napoli, ha maturato rapidamente una solida esperienza nella recitazione attraverso spettacoli teatrali e varie produzioni televisive. Nel 2012 ha preso parte al cast di Terra ribelle, miniserie in onda su Rai Uno, dove interpreta il tenente Edoardo Belmonte.

Antonio Folletto: in memoria del padre

Primo piano Antonio Folletto

Tre anni più avanti è apparso ne L’attesa, con Juliette Binoche, in Sotto copertura e in Limbo. Nel ruolo di ‘o Principe è stato, poi, scritturato per la seconda stagione di Gomorra – La serie, e successivamente per la fiction I bastardi di Pizzofalcone. Quindi, lo ha ingaggiato Gabriele Muccino, nella trasposizione sul piccolo schermo di A casa tutti bene.

Felicemente papà e marito, ha scoperto che rumore fa la felicità. Tuttavia, l’infanzia ne ha messo a dura prova la tempra e lo spirito. Il lascito di quel periodo è un orecchino al lobo sinistro, indossato fin da quando era bambino. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Antonio Folletto ne ha spiegato lo – struggente – significato: suo padre, Antonio, è morto prima della sua nascita ed era un fan di Maradona, così, per ricordarlo, la madre gli ha messo l’orecchino del leggendario campione argentino: aveva appena 9 mesi di vita.

Antonio Folletto che sorride

Questo cerchietto – ha proseguito – ha sempre fatto parte di lui. Lo toglie esclusivamente per esigenze di copione e deve fare attenzione che il figlio non glielo strappi via. Dato alla luce dalla moglie Matilda Lutz, il piccolo lo hanno chiamato Oliver Antonio. Sono impazziti a cercare un nome – ha confessato -: il secondo è, ovviamente, in omaggio alla figura paterna. Che Antonio, pur non avendo praticamente mai avuto occasione di conoscere, ma costantemente celebra. A partire da “quel” famoso orecchino.

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