Ant-Man: la versione di Edgar Wright del supereroe era più cattiva e criminale

Il regista americano, che inizialmente doveva dirigere il primo film con Scott Lang protagonista, ha svelato alcuni dettagli su questa pellicola che non ha mai visto la luce (almeno secondo questi standard).

Ant-Man è un personaggio decisamente poco considerato all’interno del Marvel Cinematic Universe nonostante abbia il suo perché: il suo debutto, in particolare, è avvenuto nel film omonimo, arrivato nelle sale di tutto il mondo nel 2015. Tale personaggio (interpretato in particolare da Paul Rudd) è un delinquente dal cuore d’oro che, per guadagnarsi da vivere, è impegnato in loschi traffici e furti insieme alla sua banda finché casualmente incontra delle persone che gli cambiano totalmente la vita, trasformandolo di fatto in un supereroe. Ecco, all’inizio, proprio il lungometraggio sopracitato doveva affrontare la storia di Scott Lang (che ha il volto di Paul Rudd) in maniera totalmente diversa da quella che abbiamo visto nel progetto di Peyton Reed (Ragazze nel pallone, Yes Man).

Ant-Man è stato poi diretto da Peyton Reed, che poi si è occupato anche dei due seguiti successivi

Ant-Man - Cinematographe

Questo perché Ant-Man doveva originariamente essere realizzato da Edgar Wright (Baby Driver – Il genio della fuga, Ultima notte a Soho) che poi in seguito ha abbandonato il progetto. Come riportato da Heroic Hollywood, proprio il noto cineasta americano ha raccontato di recente su Instagram alcune caratteristiche che doveva avere la sua pellicola, con la più clamorosa che riguarda proprio l’arco narrativo di Lang. A detta del regista, infatti, la sua versione del personaggio era molto più cupa e cattiva e solo diverso tempo riusciva effettivamente ad intraprendere la strada del bene, trasformando quasi la totalità del film in un heist movie.

“Avendo firmato una NDA quando me ne sono andato, non c’è molto che posso dire. Immagino che la differenza più grande (gioco di parole) nella nostra sceneggiatura fosse che era autonoma e non aveva cameo di altri personaggi del MCU (a parte un’anticipazione finale) ed era molto più un film su una rapina criminale, con rapine intrecciate e rapine ovunque, un po’ come The Hot Rock di Donald Westlake. Penso che anche la differenza cruciale sia che (come nei fumetti originali) Scott Lang era un vero criminale all’inizio del film e non già un bravo ragazzo al 100%. Abbiamo pensato che sarebbe stato un arco di redenzione più soddisfacente se fosse passato da criminale a eroe. C’è molto altro da dire, ma non posso per motivi legali!”

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