Amy Winehouse, il padre contro il nuovo biopic: “Non hanno l’autorizzazione”

Non è la prima volta che il padre di Amy Winehouse si schiera contro un documentario sulla vita della figlia.

Il padre di Amy Winehouse afferma che il nuovo film biografico sulla star non è “autorizzato al 100%”

Il padre di Amy Winehouse, Mitch, ha condannato duramente il nuovo film biografico sulla compianta stella del musica. Annunciato qualche giorno fa, il nuovo biopic è già in lavorazione e porterà su schermo gli ultimi anni di vita della cantante, basandosi sul libro di Daphne Barak del 2010, Saving Amy. Barak ha scritto il romanzo dopo aver passato 3 anni insieme alla Winehouse e alla sua famiglia, fino alla tragica scomparsa della star, avvenuta per avvelenamento da alcol nel luglio 2011. Aveva solamente 27 anni.

In una nuova intervista con TMZ il padre Mitch ha affermato che il film biografico non è “autorizzato al 100%” e afferma che i produttori dietro al progetto non hanno mai contattato la famiglia della cantante o la sua etichetta discografica, la Universal. “Non possono essere così stupidi. Tutti sanno che devono essere concesse le adeguate licenze” ha detto l’uomo nell’intervista.

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L’autrice Barak ha risposto a questa intervista dicendo: “Ho tutti i comunicati e gli accordi legali necessari… Questo materiale è anche tutto legalmente di mia proprietà, da vendere a chi voglio”.

Non è la prima volta che il padre di Amy Winehouse si schiera contro un documentario sulla vita della figlia, già nel 2015 aveva espresso tutto il suo dissenso verso Amy, il documentario del regista Asif Kapadia. “Stanno cercando di ritrarmi nella peggiore luce possibile” aveva detto della sua rappresentazione nel film. Dopo che Amy ha vinto l’Oscar come Miglior documentario, Mitch ha twittato: “È un ritratto negativo, dispettoso e fuorviante di Amy. Risolveremo questo problema”.