The Society: spiegazione del finale della serie tv Netflix

La spiegazione di The Society, la serie tv Netflix creata da Christopher Keyser. ALLERTA SPOILER!

The Society è la nuova serie Netflix, teen drama creato da Christopher Keyser e ispirato a Il signore delle mosche di William Golding che ci trasla nella vita di un gruppo di adolescenti costretti a sopravvivere in una realtà parallela.

Il colosso dello streaming decide di arricchire il proprio catalogo con un racconto dal sapore distopico, ambientato nel New England dove un gruppo di ragazzi, alla vigilia del viaggio scolastico annuale, salgono su un autobus diretto alle Great Smoky Mountains per andare in campeggio per una settimana. Per ragioni sconosciute la gita viene annullata e l’autobus li riporta a casa. Al loro ritorno i ragazzi scoprono che la loro città è disabitata: genitori, familiari e ogni altro vicino che abbiano mai conosciuto se ne sono andati. Anche lo strano odore che affliggeva West Ham si è dileguato con loro. Mentre i protagonisti cercano di comprendere l’accaduto nascono dissidi e fazioni, situazioni che sfociano nella violenza, nell’omicidio e in una deriva reazionaria.

Attenzione: l’articolo contiene SPOILER su The Society

The Society: la serie Netflix ispirata a Il signore delle mosche di William Golding

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The Society ci porta in una suggestiva (ri)costruzione della società, nella rielaborazione delle regole della convivenza. Gli adolescenti protagonisti di questo dramma si trovano a dover vivere in un luogo che è senza tempo, che non ha storia: loro sono i primi esseri umani che toccano le rive di quell’universo parallelo e in quanto tale si apprestano a scrivere, consapevolmente o meno, le regole di una società in cui inizialmente vige l’anarchia pura. La prima leader di questa New Ham è Cassandra, una ragazza giudiziosa, matura, la voce della ragione: Cassandra cerca di costruire una società idilliaca in cui tutti lavorano e collaborano, dove tutto appartiene a tutti. Cassandra inoltre costituisce diversi gruppi di lavoro tra cui il comitato per tornare a casa, che rivela che i residenti di New Ham vivono a tutti gli effetti in una dimensione alternativa del loro mondo. Questo tipo di socialismo ideale purtroppo avrà vita breve e la sua fine coinciderà con la morte di Cassandra.

Dopo la morte di Cassandra, la leadership verrà conferita ad Allie, sorella di Cassandra, che darà il via ad un processo di diversificazione degli elementi costitutivi della società. Allie deve affrontare l’omicidio della sorella, deve trovare il colpevole, e capire come sopravvivere in un mondo in cui le scorte di cibo e acqua finiranno presto, in una realtà in cui non tutti vogliono lavorare e sgobbare, in cui alcune persone pensano di essere al di sopra di tutto. La leadership di Allie è la più complessa, perché instaura un regime basato sull’intimidazione, sulla paura: consegna a New Ham il colpevole dell’omicidio di sua sorella e decide di punirlo condannandolo a morte. Allie decide di estirpare una vita umana, decide di trasgredire ogni norma morale per dimostrare a se stessa di essere al di là del bene e del male, di essere al di sopra di tutto. Una decisione che trascina la sua leadership verso il baratro: persecuzioni, accuse infondate e riletture contorte della verità porteranno ad un vero e proprio colpo di stato.

The Society: “L’uomo produce il male come le api producono il miele”

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The Society rielabora il concetto di isolamento, di ordine sociale, di gerarchia e li relega nel macrocosmo adolescenziale; la dimensione esistenziale è al servizio di un luogo in cui vige un’autogestione che non sempre funziona in modo ineccepibile: il tentativo da parte di questi adolescenti di autogovernarsi è decisamente disastroso. Il tema predominante della serie è l’uomo e il male che gli abita dentro. Com’è possibile che la vita di un uomo dipenda dalla mia volontà? Dostoevskij in Delitto e Castigo porta in alto quella che è la constatazione della realtà del male che in questa serie è evidente e centrale.

Il male, che prende inesorabilmente il sopravvento durante l’avvicendarsi della loro condizione di isolamento, è una strettamente legato alla stessa natura umana; il male è interno e metafisico e scaturisce dalla trasgressione, morale e sociale, delle regole e delle norme. Lo stesso Golding scriverà che: L’uomo produce il male come le api producono il miele. The Society urla a gran voce una verità essenziale, che il male non è là fuori in agguato, ma è sempre dentro. Questi adolescenti sono i portatori, consapevoli o meno, di quell’oscurità naturale dell’uomo.

The Society: cosa succede nel finale della serie tv Netflix

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Il finale della stagione enfatizza gli aspetti primari della società. La prima stagione si conclude con Allie che guarda verso il cielo (e deve affrontare una possibile lapidazione dopo essere stata arrestata), un cane vaga per le strade – lo stesso cane che vediamo durante l’omicidio di Cassandra – e per la prima volta dall’inizio della storia assistiamo ad una rivelazione: nella scena finale si possono scorgere perfettamente i genitori degli adolescenti della cittadina di West Ham, radunati in una stanza. La mamma di Cassandra legge un passo da Peter Pan di Barrie e, mentre la cinepresa si allontana dal suo viso, si può ben distinguere una targa commemorativa nella stanza, con tutti i nomi dei ragazzi scomparsi.

Questo gruppo di ragazzi è stato strappato dalla loro realtà e trasportato in un universo alternativo che è la copia carbone del loro mondo pur essendo gli unici abitanti. Il motivo per cui questi ragazzi si trovano li, e qual è il loro scopo all’interno di quella realtà, durante la serie non viene appurato. Sono morti? Sono in qualche strano tipo di purgatorio o forse in un’altra dimensione? Apparentemente gli adolescenti di New Ham sono considerati morti o dispersi; è possibile che si trovino in una realtà alternativa e fantascientifica, come è anche possibile che si tratti di un elaborato allestimento o esperimento sociale orchestrato dal governo o persino dai loro genitori. Non è escluso che i ragazzi di New Ham siano stati rapiti a causa di qualcosa che hanno commesso i loro genitori oppure siano osservati e studiati.

The Society: recensione della serie tv Netflix

The Society: un dramma distopico che atterrisce

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Ciò che il finale racconta e sottolinea è come questa storia somigli sì all’immortale racconto di Goldwin, ma anche e soprattutto a Peter Pan e al Pifferaio di Hamelin dei fratelli Grimm: questi ragazzi sono come i Bimbi Sperduti che abitano l’Isola che non c’è, sono intrappolati in un universo parallelo – senza un modo apparente di tornare a casa – mentre i loro genitori e altri membri della famiglia continuano a vivere nel mondo reale. Inoltre nella serie si fa riferimento ad un contratto che hanno stipulato i genitori con un certo Mr Pfeiffer (nome che deriva dal vocabolo tedesco pfeifer, “pifferaio”)  che avrebbe dovuto cancellare il cattivo odore che infestava la cittadina e che presumibilmente non è stato pagato per i suoi servizi; stessa cosa accade nella fiaba dei fratelli Grimm: un uomo deve disinfestare la città di Hamelin dai ratti ma non viene ricompensato per il suo lavoro. Questi, per per vendetta, rapisce e rinchiude i bambini in una caverna.

The Society è a tutti gli effetti una satira politica che ricostruisce gli archetipi sociali e culturali di uno stato prima democratico poi reazionario: è una profonda riflessione politica e sociale della realtà in cui viviamo in cui la rappresentazione del potere e del sistema governativo, anche quando detenuto da personalità democratiche, può avere una svolta autoritaria, fino a sconfinare nel totalitarismo. Questo dramma distopico, oltre che intrattenere, riesce ad atterrire, sconvolgere e fa seriamente riflettere.

The Society – stagione 2: si farà? Cosa sappiamo della serie TV Netflix

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