The Crown – Stagione 4: la storia vera e gli eventi della serie TV

La quarta stagione di The Crown, rilasciata su Netflix il 15 Novembre, porta in scena il matrimonio di Carlo e Diana durante il decennio da Primo Ministro di Margaret Thatcher. Scopriamo gli eventi realmente accaduti e come sono stati cambiati nella serie.

Dopo aver raccontato la storia d’amore tra Elisabetta e Filippo, lo scandalo Profumo, la successione dei vari mandati dei primi ministri, incluso Harold Wilson, e l’ascesa al trono dell’attuale sovrano inglese, la quarta stagione di The Crown, cambia ancora una volta registro, inserendo dei nuovi protagonisti. Nonostante la serie continui a incentrarsi sul regno di Elisabetta II, interpretata ancora una volta da Olivia Colman, gli eventi della quarta stagione spostano l’attenzione sui personaggi di Carlo e Diana, lasciando da parte il principe Filippo, la principessa Margaret e la principessa Anne su cui era incentrata la storyline della terza stagione. Oltre ai due sposi infelici, l’altro grande protagonista indiscusso è, ovviamente, Margaret Thatcher, di cui vengono ripresi i continui scambi di punti di vista che la donna ebbe con la regina negli ambienti privati di Buckingham Palace e dei castelli di Windsor e di Balmoral.

Ma la quarta stagione di The Crown non si limita a raccontare il matrimonio travagliato di Carlo e Diana e lo scontro tra Elisabetta II e Margaret Thatcher, bensì descrive anche gli eventi chiave del Regno Unito avvenuti negli anni ’80, tra cui l’assassinio di Lord Louis Mountbatten, interpretato da Charles Dance, la guerra delle Falkland tra la Grand Bretagna e l’Argentina, l’irruzione nella camera della regina da parte di Michael Fagan e l’ascesa e la caduta di Margaret Thatcher come Primo Ministro. Andiamo a scoprire quanto di ciò che ci è stato raccontato si avvicina alla storia vera e quanto, al contrario, è stato romanzato in questa stagione di The Crown.

L’assassinio di Mountbatten e l’inizio della storia tra Carlo e Diana

Il primo episodio della quarta stagione, intitolato Gold Stick, si concentra sul racconto del vero assassinio di Lord Louis “Dickie” Mountbatten, il padre “surrogato” dei principi Filippo e Carlo. Il 28 Agosto 1989, zio Dickie si trovava a Classiebawn Castle, nei pressi dell’Irlanda del Nord, durante la solita vacanza annuale, a bordo del suo peschereccio, la Shadow V, a caccia di aragoste. L’uomo rimase ucciso a causa di un attentato ordito da parte dell’IRA, che aveva piazzato una bomba sulla sua imbarcazione e che, nello stesso giorno, aveva provocato la morte di diciotto soldati appartenenti alle truppe britanniche stanziati nella cittadina di Warrenpoint. Nella realtà, Lord Mountbatten aveva portato anche la sua famiglia con sé sul peschereccio ma sua figlia, Patricia Knatchbull, sopravvisse all’esplosione.

L’episodio immagina un’ultima telefonata avvenuta tra Carlo e zio Dickie, in cui il principe lo accusava di aver avuto un ruolo nella sua separazione da Camilla Shand, e che la avesse convinta a interrompere la loro relazione per sposare Andrew Parker-Bowles, come abbiamo visto nel corso della terza stagione. Mountbatten scrive a Carlo una lettera, una delle tante che nella vita reale si sono scambiati durante gli anni, esortandolo ancora una volta a trovare una moglie più adatta al suo rango e ad agire come il re che dovrebbe essere. La serie decide inoltre di rappresentare l’assassinio di Mountbatten e il successivo funerale come il momento cloue che ha avvicinato Carlo a Diana, la quale gli disse di averlo visto fare l’elogio di Dickie quando si incontrarono di nuovo nel 1980.

Il corteggiamento e il matrimonio tra Carlo e Diana

Sempre nel corso del primo episodio, vediamo un immaginario primo incontro tra Carlo e Diana accaduto nel 1977. Ai tempi, l’uomo stava uscendo con la sorella maggiore della ragazza, Sarah Spencer, e incontrò la sedicenne Diana vestita come il personaggio di Puck in Sogno di una notte di mezza estate. Non è difficile credere come questo incontro sia stato totalmente romanzato ai fini di creare le classiche scene da film romantico. Nella vita reale, Carlo vide Diana per la prima volta durante una caccia al gallo cedrone ad Althorp, a casa della famiglia Spencer, nel novembre 1977. Oltre ad aver creato una versione fittizia del loro primo incontro, The Crown si prende ulteriori licenze poetiche, descrivendo la giovane come una vivace piantagrane che invoca il famoso dialogo tratto dal dramma di William Shakespeare: “Signore, che stupidi sono questi mortali!”.

Dopo la morte di Mountbatten, la serie sceglie di rappresentare il loro secondo incontro fuori dalla competizione di equitazione della Principessa Anna, interpretata da Erin Doherty, mentre, nella realtà, Carlo e Diana si incontrarono di nuovo quando furono entrambi invitati a soggiornare a casa di Philip de Pass nel Sussex nel novembre 1980. I due iniziarono a frequentarsi nonostante la differenza di età di ben 13 anni. Successivamente, Diana conobbe la famiglia reale durante un soggiorno al Castello di Balmoral. Sebbene fece un’ottima impressione a tutti i presenti, compreso al principe Filippo, The Crown inventa una spedizione mattutina tra i due per creare uno stretto legame dato dal sentirsi degli estranei a Windsor, aspetto che tornerà utile nell’ultima puntata della stagione.

La proposta di Carlo e l’ombra di Camilla

Carlo si propose a Diana nel Febbraio del 1981 al Castello di Windsor e la futura Principessa del Galles si trasferì dal suo appartamento a Clarence House, dove iniziò il suo “addestramento”. The Crown raffigura, senza troppi scrupoli, la bulimia di Diana, che ha combattuto per molti anni durante il suo matrimonio con Carlo. Non ci è dato sapere se Diana abbia mai pattinato sui pattini a Buckingham Palace mentre ascoltava i Duran Duran sul suo Walkman, ma è effettivamente vero che alla ragazza piacesse pattinare nei giardini di Kensington Palace. Almeno da questo punto di vista, la serie rimane fedele agli eventi reali, così come quando ci mostra Carlo che, alla domanda se fossero veramente innamorati, durante un’intervista rilasciata dopo aver annunciato il loro fidanzamento, egli rispose “qualunque cosa significhi amore”.

Ma nella serie, così come nella realtà, c’era sempre nell’aria l’onnipresente Camilla, di cui Carlo era ancora innamorato. Secondo quanto riportato, quando si trasferì a Clarence House Diana trovò una lettera di Camilla che la accoglieva e, alla fine, la giovane scoprì la verità dietro l’innocente “amicizia” tra Carlo e Camilla. Il teso pranzo tra Diana e Camilla mostrato nel terzo episodio di The Crown, intitolato Come in una favola, è in buona parte romanzato, anche se Diana trovò veramente il braccialetto che Carlo aveva fatto per Camilla, così come indossava i gemelli con due lettere C, che la donna gli aveva dato in luna di miele dopo il matrimonio di gala avvenuto il 29 luglio 1981.

The Crown 4: gli attori della serie e i personaggi reali a confronto

The Crown 4: il teso rapporto tra Margaret Tatcher e la regina Elisabetta

Dopo che Margaret Thatcher diviene Primo Ministro nel Maggio del 1979, la quarta stagione di The Crown ci mostra il primo incontro burrascoso tra la Lady di ferro e la regina, nonostante le due avessero un’età simile (la Thatcher aveva solo sei mesi più di Elisabetta) e fossero entrambe cresciute durante la Seconda Guerra Mondiale. Prima di sposare Denis Thatcher, interpretato da Stephen Boxer, Margaret Roberts era la figlia di un fruttivendolo e assessore, il quale le instillò opinioni profondamente conservatrici prima che la ragazza si laureasse a Oxford nel 1947. Lo stesso anno, mentre si trovava in Sud Africa per una visita ufficiale, la ventunenne principessa Elisabetta tenne un discorso radiofonico, divenuto storico, indirizzato al Commonwealth Britannico, come illustrato all’inizio dell’ottavo episodio intitolato 48 a 1.

In seguito all’insediamento come Primo Ministro, Margaret e suo marito Denis si recarono al Castello di Balmoral, come mostrato nel secondo episodio La prova di Balmoral. Sebbene nella vita reale, Denis si divertisse e andasse d’accordo con la regina madre, che nella serie ha i panni di Marion Bailey, Margaret odiava i suoi viaggi annuali a Balmoral. The Crown utilizza questo secondo episodio per marcare la distinzione tra i valori della Lady di ferro, proveniente dalla classe lavoratrice, con quelli della casta superiore da cui provenivano i Windsor. Anche nella vita reale, Margaret considerava suo figlio Mark come il prediletto tra i suoi due gemelli. Come si vede nel quarto episodio Preferenze, il ragazzo scomparve per sei giorni in Algeria, nel deserto del Sahara, dopo il rally Parigi-Dakar del 1982. Quando egli fu ritrovato, il padre Denis si precipitò per andarlo a prendere, ma la serie omette di raccontarci del conto da 1.500 sterline che Mark spese in hotel, il quale fu pagato da Margaret causando uno scandalo internazionale.

The Crown 4: gli scontri di opinione tra la regina e la Lady di ferro

Il quarto episodio della serie non si avventura solamente nella vita privata della Thatcher, bensì si immerge anche nella guerra delle Falkland, che all’epoca imperversava tra il Regno Unito e l’Argentina, alla quale partecipò direttamente anche il principe Andrew, il figlio preferito della regina, prestando servizio nella Royal Navy a bordo della HMS Invincible. I dissapori tra la Lady di ferro e la regina culminarono solo successivamente, nel 1986, quando Elisabetta si sentì frustrata per il rifiuto della Thatcher di aderire al Commonwealth delle Nazioni, per emanare delle sanzioni contro il governo dell’apartheid presente all’epoca in Sud Africa. Benché lo scontro di potere e di opinioni sia stato romanzato, con molti spettatori rimasti poco entusiasti delle parole messe in bocca alla Thatcher durante l’episodio, sappiamo che quanto avvenuto ha effettivamente un fondo di verità. Nel 1986, il Times pubblicò un articolo in cui veniva trapelato lo sgomento della regina per la Thatcher “indifferente” alla situazione in Sud Africa e di come, al contrario, il Primo Ministro si sentisse “schiacciato” dagli eventi. Il segretario stampa di Buckingham Palace, Michael Shea, diede le sue dimissioni dopo l’incidente, anche se la serie lo descrive mentre insiste con Martin Charteris, il segretario privato della regina, affinché le sue obiezioni vengano “prese in considerazione”.

Infine, l’episodio finale della quarta stagione, intitolato Guerra, mette in scena come il Partito Conservato guidato per 11 anni dalla Thatcher si ribellò contro di lei, in parte a causa dell’impopolarità della sua tassa elettorale, ma anche per come aveva allontanato il Regno Unito dal resto dell’Europa. La serie sostiene che la Lady di ferro abbia proposto alla regina di sciogliere il Parlamento nel tentativo di mantenere il potere, ma questo è probabilmente uno scambio immaginario. Indipendentemente da ciò che è successo realmente, la Thatcher si dimise in lacrime dalla carica di Primo Ministro nel novembre 1990, con la regina che le conferì l’Ordine al Merito. Nella realtà, la Lady di ferro ricevette anche l’Ordine della Giarrettiera e, nello stesso modo, la serie non ci mostra nemmeno come a Denis fu concesso l’Ordine di Baronetto, guadagnandosi il titolo di Sir Denis Thatcher, 1 ° Baronetto di Scotney nella contea del Kent. Nonostante l’attrito tra il Primo Ministro e il sovrano, che The Crown ha creato specificatamente per aumentare il carattere drammatico della serie, nella vita reale, la regina Elisabetta e Margaret Thatcher si rispettavano a vicenda per la loro innegabile etica del lavoro e il loro reciproco senso del dovere.

La storia di Michael Fagan, l’uomo che fece irruzione a Buckingham Palace

Il quinto episodio della quarta stagione, intitolato Fagan, si focalizza sulla storia vera della più grave violazione della sicurezza mai avvenuta a Buckingham Palace. Nella realtà, il pittore e arredatore d’interni Michael Fagan fece irruzione nel palazzo facendo oscillare un tubo di scarico e arrampicandosi attraverso una finestra. Dopodiché, fece un tour della casa della regina, ammirando gli interni e seguendo i dipinti fino alla camera da letto di Elisabetta. L’irruzione del 9 luglio 1982 fu la seconda visita di Fagan; un mese prima, l’uomo era entrato nel palazzo e si era persino seduto sul trono reale, sul quale aveva sorseggiato in tranquillità una bottiglia di vino. La serie lo raffigura anche mentre rompe un vaso che era stato regalato alla regina. The Crown rappresenta in maniera veritiera l’irruzione dell’uomo a Buckingham Palace, ma reinventa totalmente le sue motivazioni ed equipara le ragioni della sua violazione di domicilio con l’essere sconvolto dal fatto che sua moglie lo abbia appena lasciato e per lo sgomento che l’uomo prova per la situazione generale in cui si trova il paese, a causa della guerra delle Falkland.

La serie ci raffigura Fagan che ha una conversazione intima con la regina Elisabetta nella sua camera da letto, dove cerca di spiegare i suoi problemi con il Primo Ministro e di come il paese sia cambiato per riflettere i suoi valori conservatori. Secondo un’intervista che il vero Fagan ha rilasciato al quotidiano The Telegraph, egli non ha parlato a lungo con la regina prima che arrivassero le cameriere e la sicurezza, mentre il New York Times ha riferito che Fagan e la regina parlarono addirittura del principe Carlo. Lo sfogo di Fagan nei confronti della Thatcher è una completa invenzione creata dalla serie, ma l’uomo trascorse per davvero sei mesi in un ospedale psichiatrico dopo il suo arresto.

Margaret e la storia dei cugini di Bose-Lyon

Nel settimo episodio intitolato Il principe ereditario, la principessa Margaret scopre che cinque dei suoi cugini e della regina Elisabetta sono stati segretamente ricoverati in un ospedale psichiatrico nel 1941 e dichiarati pubblicamente morti. Margaret affronta la regina madre al riguardo, ma la donna riversa la responsabilità sull’abdicazione del re Edoardo VIII nel 1936, affermando che la notizia avrebbe messo in dubbio la purezza delle linee di sangue di Windsor e Bose-Lyon. La storyline di Margaret si discosta interamente dalla storia vera, con il preciso scopo che il suo personaggio abbia un episodio a lei totalmente dedicato, dopo essere stata una figura centrale nella stagione precedente della serie.

La verità sui cugini Bose-Lyon venne alla luce nel 1987, quando il periodico inglese The Sun riferì che due delle prime cugine della regina Elisabetta, Katherine e Nerissa Bowes-Lyon, furono segretamente collocate nell’ospedale psichiatrico Royal Earlswood nel 1941, quando Katherine aveva 15 anni e Nerissa ne aveva 22. Le ragazze furono internate dalla madre Fenella, che continuò a farle visita fino alla sua morte avvenuta nel 1966, ma in seguito non si ha notizia di qualcuno che sia andato a trovarle presso l’istituto. Dopo che la storia fu rilasciata, Buckingham Palace si rifiutò di commentare sulla questione, definendola un problema per la famiglia Bowes-Lyon, e perfino dopo la morte di Nerissa e Katherine, la famiglia reale non ha mai riconosciuto pubblicamente la loro esistenza.

La fine del matrimonio tra Carlo e Diana

Torniamo a parlare di coloro che hanno rappresentato uno dei punti focali di questa quarta stagione di The Crown. Nonostante sia stata enfatizzata per ovvi scopi narrativi, la serie racconta in maniera veritiera la distruzione di quella che doveva essere una favola reale e il classico matrimonio dei sogni che, nella realtà, si è rivelata tutt’altro che idilliaca e destinata a una sfortunata svolta tragica. The Crown decide di mettere in scena anche alcuni dei momenti scomodi della fine della relazione tra Carlo e Diana, cercando di mantenere un minimo di verosimiglianza per una storia che, tutto sommato, è conosciuta da tutti. La serie sfrutta il sesto episodio, intitolato Terra Nullius, per descriverci i momenti più salienti della coppia, a partire dal tour del 1983 in Australia, Nuova Zelanda e Nuova Guinea: Diana che porta con sé il piccolo William, il disgusto di Carlo per la sua incapacità di scalare l’Ayers Rock, i balli allo Sheraton Wentworth Hotel, la rabbia di Carlo per Diana che aveva osato fare delle smorfie alle sue spalle mentre teneva un discorso, ma soprattutto le folle enormi che riempivano l’uomo di gelosia per la popolarità alle stelle di Diana che, dal suo punto di vista, stava eclissando la sua fama, in particolare perché il tour doveva essere una celebrazione dell’uomo come futuro re. La serie mantiene questi eventi ma immagina interamente la conversazione avvenuta al ranch di Woomargama, anche se la coppia si divertì davvero con il piccolo William durante il tour.

Il nono episodio, intitolato La valanga, inizia nel 1985 con Diana che sorprende Carlo eseguendo per lui la canzone Uptown Girl di Billy Joel alla London Opera House, avvenimento che è realmente accaduto. Secondo quanto riportato da Diana, nella vita reale, il periodo precedente alla nascita del principe Harry, nel 1984, è stata l’ultima volta che lei e Carlo sono stati veramente felici insieme. In seguito, l’uomo ha iniziato la sua relazione extraconiugale con Camilla Parker-Bowles e la stessa Diana ha cercato l’amore tra le braccia di diversi amanti, incluso il maggiore James Hewitt, il suo istruttore di equitazione. Successivamente, l’episodio finale della quarta stagione, ci porta direttamente al 1989 quando Diana è andata in un viaggio molto pubblicizzato a New York, dove ha incontrato dei bambini malati di AIDS ricoverati in ospedale. La serie ha utilizzato questo evento come pretesto per far infuriare ulteriormente Carlo, in quanto la popolarità di Diana aveva “ferito Camilla” ma, nella vita reale, sappiamo che Buckingham Palace provava dei risentimenti nei confronti della Principessa del Galles per essere così pubblica con enti di beneficenza che, a detta loro, potevano essere visti come controversi, come quelli che cercavano di sostenere le vittime dell’AIDS.

In merito alla relazione tra Carlo e Diana, la quarta stagione di The Crown culmina con il Natale dei Windsor nel 1990 a Sandringham, in cui viene messa in scena una conversazione immaginaria tra il principe Filippo e Diana. Nella vita reale, Filippo ha scritto molte lettere a Diana e l’ha incoraggiata a far funzionare il matrimonio, ma alla fine ha anche perso la pazienza con loro. Il discorso del principe rafforza il tema centrale di The Crown secondo cui ognuno è un attore di supporto per “l’unica persona che conta”, ossia la Regina. Un ragionamento che Diana non capisce dato che si considera il centro del proprio universo, come alla fine tutti dovremmo fare. Dato che la quarta stagione termina nel 1990, nella puntata finale viene estromessa l’eventuale separazione tra Carlo e Diana, ma soprattutto la sua tragica morte nel 1997, sicuramente per tenerla da parte per un eventuale quinta, e forse ultima, stagione della serie.

The Crown 4: il riassunto per prepararsi alla quarta stagione

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