Omicidio a Easttown: cosa pensa la critica della serie con Kate Winslet?

La nuova miniserie HBO creata da Brad Ingelsby e diretta da Craig Zobel con protagonista il premio Oscar Kate Winslet (anche produttrice) ha debuttato il 18 aprile negli Stati Uniti e in Inghilterra raccogliendo critiche positive.

Omicidio a Easttown, la nuova miniserie HBO su Sky e Now a giugno, con protagonista il premio Oscar Kate Winslet, ha debuttato in questi giorni negli Stati Uniti e in Inghilterra ottenendo recensioni per la maggior parte positive. La serie narra le vicende di Mare Sheehan, detective di una piccola cittadina in Pennsylvania, che si trova alle prese con un brutale omicidio mentre la sua vita personale si complica sempre di più tra i problemi con la figlia adolescente e ribelle, l’ex marito che si sta per risposare e un trauma recente che la trascina in momenti di profonda depressione e sconforto. Nonostante questo Mare è una donna forte e caparbia, caustica nei modi che spesso le attirano le antipatie dei concittadini, non il solito detective solo e tormentato che abbiamo visto in tante serie e film ma con una bella famiglia alle spalle e amici fidati.

Sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes la miniserie ha ottenuto l’88% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 7,8 su 10, mentre su Metacritic ha un punteggio di 80 su 100.

Omicidio a Easttown – Promossa unanimemente l’interpretazione di Kate Winslet

Omicidio a Easttown, cinematographe.it

I giudizi postivi sono unanimemente per l’interpretazione di Kate Winslet, d’altronde non ci si poteva aspettare diversamente da una delle attrici contemporanee più talentuose e amate. Lucy Mangan del The Guardian, infatti, scrive: “Kate Winslet è assolutamente meravigliosa e magistralmente supportata dal resto del cast in questo dramma HBO perfettamente raccontato, ambientato in un angolo desolato della Pennsylvania”. Nel cast, tra i tanti, Evan Peters, Guy Pearce e Jean Smart nel ruolo della madre di Mare.

Per Caryn James di bbc.com la storia è un po’ esagerata perché “Easttown sembra essere un luogo di costante miseria, a volte troppo ermetico per essere vero. Tutti conoscono tutti e ogni personaggio ha un problema: c’è una madre adolescente che vive con il padre violento, la madre di una ragazza scomparsa ha il cancro, e non basta che Mare sia divorziata ma il suo ex marito si è appena fidanzato e vive nella casa adiacente al suo cortile”. Aggiungendo però che “la serie ha dei cliffhanger che aggiungono suspense e che ci fanno entrare nella vita di Mare, rivelando gradualmente di più sul suo passato. Kate Winslet ci fa vedere l’angoscia di Mare molto prima che le ragioni vengano rivelate.

Qualche difetto non nuoce alla miniserie

Omicidio a Easttown, cinematographe.it

Ed è sempre la performance dell’attrice inglese a “salvare” la miniserie da alcuni difetti che non sembrano, però, inficiare l’opera nel complesso: Matt Fowler su ign.com, infatti, scrive: “È una serie misteriosa, magistralmente realizzata e supportata da una fantastica performance di Kate Winslet che riesce ad eludere la maggior parte dei cliché”.

O come scrive anche Jen Chaney di vulture.com: “Uno dei maggiori vantaggi di Mare of Easttown (titolo originale della serie) è la sua completa attenzione ai dettagli, lo spettacolo si concentra su tante sottotrame e alcune vengono inevitabilmente messe da parte senza essere risolte in modo soddisfacente. Anche Richard (Guy Pearce), uno scrittore e professore con cui Mare inizia a frequentarsi, non è così sviluppato come altri personaggi. Ma la serie è così coinvolgente e ben fatta che i suoi difetti non la sminuiscono”.

Come conferma anche Hollywood Reporter: “Irregolare ma magistralmente ricca di suspense”.

Non ci resta che aspettare giugno per conoscere finalmente Mare e assistere alle sue avvincenti indagini.

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