La Casa di Carta – Parte 4 | Perché vedere la serie TV Netflix
La quarta parte de La Casa di Carta, è disponibile su Netflix da venerdì 3 Aprile. La resa dei conti per la banda del Professore alla Banca di Spagna è alle porte.
Il titolo più atteso sulla piattaforma streaming è pronto a “fare festa” (per usare una frase tipica di Tokyo). La Casa di Carta mostra le carte insanguinate con la quarta parte, riprendendo lo scontro serrato fra il gruppo di rapinatori di Sergio Maquinia, detto Il Professore (Álvaro Morte) e l’ispettore Alicia Sierra (Najwa Nimri). I colpi di scena non mancheranno neanche stavolta, con una escalation strategica di tensione che caratterizza ogni singolo episodio. Andiamo a elencare i cinque motivi per cui non perdere questo appuntamento esplosivo su Netflix.
La Casa di Carta: il riassunto completo in attesa della stagione 4
La Casa di Carta – Parte 4: un’operazione che rischia il collasso
Il colpo alla Banca di Spagna sta subendo delle perdite non indifferenti, tra cui Nairobi (Alba Flores), colpita ai polmoni da un cecchino; i rapinatori, capitanati da Tokio (Ùrsula Corbero) e Palermo (Rodrigo de la Serna) non reggono più la tensione insostenibile all’interno della struttura. La suspence si taglia con l’accetta, mentre le forze dell’ordine vogliono prendere il controllo dell’operazione dall’esterno. Il cliffangher generato alla fine della terza parte è essenziale per catapultarci in una situazione di assoluta crisi, con componenti della banda indecisi su come riassestarsi come nucleo collettivo. Avviene uno scontro acceso fra Tokio, in cerca di attenzioni e desiderosa di rimanere un punto di riferimento per la squadra, e Palermo, stretto collaboratore del Professore. Non si possono più stabilire delle gerarchie solide, e questo rilevante problema viene distribuito con parsimonia lungo tutto il corso della quarta parte.
La Casa di Carta – Parte 4: leggi qui la nostra recensione
La Casa di Carta 4: Najwa Nimri è una notevole aggiunta al cast
Per la continuazione di una parte ancora più movimentata e pregna di scontri roboanti, la serie ritaglia uno spazio di rilievo per Najwa Nimri, nel ruolo dell’ispettore Alicia Sierra. Una personalità infuocata che semina il panico all’interno della Banca di Spagna, munendosi di un certo grado di perfidia che la contraddistingue. Intrepida, calcolatrice, l’ispettore Sierra non vorrebbe sottostare a nessun ordine impartito dai suoi superiori, sfruttando tutte le risorse più potenti a sua disposizione per irrompere nella Banca e scuotere le fondamenta dei piani del Professore. Le telefonate fra l’ispettore e il protagonista sono emblematiche: furiose, con svariate diramazioni possibili da intercettare nelle linee di dialogo. La grandiosità della serie sta nei confronti verbali accesi, sempre pronti a generare nuove svolte inattese.
Perché vedere La Casa di Carta 4? Ve lo diciamo di seguito, ma attenzione agli SPOILER!
La Casa di Carta – Parte 4: gli affetti si ripresentano, con più decisione
Un ruolo di assoluto rilievo lo ricopre una componente sentimentale che anima i personaggi presenti nella serie: il gioco di alternanze fra ricordi di un passato speranzoso e una realtà atroce da digerire e assimilare è fondamentale per definire al meglio i caratteri messi in primo piano. Tokio e il Professore si sentono soffocati dall’ambizione: la prima di formare un gruppo unito e in grado di collaborare pacificamente, la seconda è quella di ricongiungersi con l’amore della sua vita: l’ex ispettore Raquel Murillo (Itziar Ituňo). La sensibilità viene a galla e rende difficoltosa la convivenza fra il capo dell’operazione e rapinatori in preda al panico: il punto di rottura viene individuato nella quarta parte, costringendo i protagonisti a mettere da parte il sangue freddo per imbracciare metodi più drastici nel contrastare gli inconvenienti.
Itziar Ituno su La Casa di Carta 4: ecco cosa accadrà a Lisbona [VIDEO]
La Casa di Carta 4: il montaggio detta puntualmente i tempi narrativi della serie TV Netflix
Un’organizzazione messa in discussione viene influenzata anche da un comparto tecnico di spessore: le scene si susseguono con rapidità, spostando l’attenzione su molteplici punti di vista. Personaggi in fuga, in conflitto fra loro e pronti all’azione. Il piano deve essere eseguito rispettando tutti i passaggi chiave per la riuscita della rapina, e il montaggio ci ricorda cosa deve essere fatto per riequilibrare le sorti della banda. Oltre a rivisitare il rapporto fra Sergio e Andrès/Berlino (Pedro Alonso), si ripercorrono i momenti più importanti dei legami instaurati nel gruppo. Tokio e Rio (Miguel Herrán), Denver (Jaime Lorente) e Stoccolma (Esther Acebo): rapporti interconnessi ma anche in grado di frantumarsi non appena si imbattono in imprevisti più grandi di loro. Una scelta narrativa efficace per mantenere costante il grado di immersione nel racconto.
La Casa di Carta – Parte 4: non ci si perde più in chiacchiere
La troupe, dietro le quinte de La Casa di Carta – Parte 4, è chiamata a svolgere un compito molto importante e tanto atteso dai fan. La carneficina è in atto e non si può più cambiare rotta. Per stravolgere lo schema imposto dal Professore, la serie prepara una marcata dose di azione, che si abbatte sulle fazioni preparate per il grande scontro. L’ispettore Sierra, valida stratega dalle infinite risorse, conserva un fascino sinistro e funge da miccia per far scoppiare una rivolta interna. In questo modo, la quarta parte sarà in grado di contenere una fonte inesauribile di sparatorie, irruzioni improvvise e distruzione di scenari che non possono più proteggere le due schiere coinvolte.