Hunters: la colonna sonora della serie TV Amazon

La colonna sonora di Hunters, la serie tv originale Prime Video prodotta da Jordan Peele e con protagonista Al Pacino.

Appena il 21 febbraio scorso il catalogo di Prime Video si è arricchito con l’aggiunta della tanto attesa Hunters, la serie tv sulle gesta di un colorato gruppo di cacciatori di nazisti stanziati in America alla fine degli anni ’70, prodotta da Jordan Peele (Scappa – Get Out e Noi) e che vede tra i suoi volti principali un mostro sacro come Al Pacino.

Hunters: dalla serie TV Amazon alla vera storia dei cacciatori di nazisti

Tanti sono stati i paragoni con altri lavori che hanno operato intorno ad una reinvenzione storica che passa per il capovolgimento dei ruoli, i primi pensieri sono andati, ovviamente, a Bastardi senza Gloria e Django Unchained, ma anche la presenza di Peele nel progetto ha costituito un elemento importante per la fantasia dei fan, consci (e speranzosi) di vedere la mano di un autore che ha fatto della sua “particolare” visione della questione razziale il suo esclusivissimo marchio di fabbrica. In realtà le prime reazioni hanno fatto registrare solo un cauto entusiasmo intorno alla riuscita di Hunters, colpevole di rimanere sempre un po’ a metà strada, senza riuscire mai ad inquadrarsi, ma preferendo invece pescare da vari immaginari narrativi, in primis quello dei supereroi.

Eppure sono diversi gli elementi degni di essere approfonditi, siano essi rintracciabili agli spunti narrativi sia nei meccanismi che aiutano la storia ad essere coinvolgente. Uno di questi è la folta colonna sonora, curata dal compositore Cristobal Tapia de Veer, autore dei brani originali e supervisionata da Jackie Mulhearn. Il suo uso è pensato per accompagnare al i ritmi della storia, enfatizzandone i picchi e dando una sfumatura in più ai personaggi.

Scopriamo insieme i brani principali della colonna sonora di Hunters. Di seguito alcuni SPOILER sulla serie TV Amazon

Hunters – primo episodio: Nazisti ed ebrei

Per quanto sia strano immaginarlo, il primo incontro/scontro, metafora di tutto il leitmotiv della serie avviene in un ridente giardino della più classica delle villette americane. Non proprio il posto dove andresti a cercare un nazista, no?

Jonah & Carol

Jonah (Logan Lerman) è un adolescente la cui vita ordinaria è spazzata via dalla tragedia che coinvolge la sua safta e per l’irruzione della sua vita della Caccia. Eppure quando facciamo la sua conoscenza ci troviamo di fronte ad un ragazzo normale, con problemi normali, come il bullo della situazione che si mette tra te e la ragazza che ti piace.

In questo caso parliamo di Carol, oggetto di interesse di Jonah, prima di dover abbandonare la sua vecchia vita. Questa è la colonna sonora della volta che il ragazzo ha tentato di farsi valere di fronte a lei, anche a costo di qualche livido.

La notte in cui tutto cambiò

Sono i Velvet Underground ad accompagnare l’evento catalizzante di tutta la serie, la notte del tragico omicidio di Ruth Heidelbaum (Jeannie Berlin), da lì in poi niente sarà più lo stesso.

Il Nazista Americano

Direttamente dalla colonna sonora di Cabaret (1972) con protagonista Liza Minelli arriva il brano ascoltato da Travis Leich (Greg Austin), il freddo e spietato assassino nazista nato in terra americana che si rivelerà essere uno dei principali nemici dei Cacciatori.

L’ultimo saluto alla safta

Uno dei momenti più tristi, ma anche più importanti della serie: quello in cui Jonah saluta per sempre la sua adorata safta, ma anche quello che lo condurrà ad incontrate Meyer Offerman (Al Pacino), l’uomo che gli cambierà la vita.

Millie la giusta

Uno splendido esempio della tradizione dei canti gospel dei primi anni ’70 è l’ideale per introdurre il personaggio di Millie Morris (Jerrika Hinton), un agente dell’FBI di colore dalle qualità morali indiscutibili pensata esattamente come proveniente dalla stessa realtà culturale e sociale del brano scelto.

Hunters – secondo episodio: orchestra ebraica

Il secondo episodio inizia ad Auschwitz, dove assistiamo ad un esempio dell’orgoglio ebraico, urlato a gran voce attraverso le note di questo brano tipico della religione giudaica, suonato impunemente da un gruppo di deportati come gesto di sfida verso i loro tormentatori nazisti.

“La Colonnella”

E dopo aver fatto la conoscenza di tutti i membri dei Cacciatori è ora arrivata l’ora di incontrare anche il loro nemico principale, il misterioso Colonnello (Lena Olin), il titolo del brano scelto per lei dice già tutto.

La tortura

Quello che si impara durante Hunters è la grande fantasia di cui sono dotati i cacciatori in materia di torture, tutte pensate su misura per il nazista a cui saranno riservate. Un esempio è quella riservata all’ex ufficiale SS Karl Holstedder, ora famoso discografico e per questo scelto come vittima di una canzone, che al contrario di quelle ne hanno fatto le fortune, non proviene proprio dalla tradizione bianca.

Tra le sue braccia

Per cosa si fatica tutto il giorno? Per cosa si lotta per quello in cui si crede? Per cosa si difende il proprio Paese? Per lo stesso motivo per cui si ritorna a casa la sera: un caldo abbraccio, come quello che aspetta l’agente Millie.

Hunters – terzo episodio: rimanere vivi

Jonah è ad un bivio: ha conosciuto la vera natura della Caccia e ha capito perché la sua safta ha sempre cercato di proteggerlo dalle sue grinfie. Eppure nel suo cuore sente il forte desiderio di volerla vendicare. Magari un po’ di tempo nella normalità della compagnia dei suoi amici, anche la rinuncia ad una causa giusta, ma fagocitante e pericolosa può essere ipotizzabile. Dopo tutto che c’è di male nel voler rimanere vivi?

Hunters – quarto episodio: la sorveglianza è arte

Sorella Harriet (Kate Mulvany) e Jonah sono i membri dei Cacciatori scelti per andare in perlustrazione prima del grande colpo ad una supersorvegliata banca nazista, motivo per cui devono cercare di non farsi scoprire e carpire tutti i segreti sul suo apparato di sicurezza. Cosa ascoltare mentre si pianifica di rubare i soldi ad un ariano? Musica soul, ovviamente.

Il caveau dei desideri

A un passo dal raggiungere il caveau i nostri attuano il piano per mettere fuori uso le guardie della banca. Il paradiso è ad un passo.

Hunters – quinto episodio: Harlem

Una gita ad Harlem: anni ’70, Power to the people, lotta al razzismo. Situazione non facile.

Il nazista che amava la musica

Quasi tutte le scene in solitaria di Travis lo vedono ascoltare una canzone alla radio o da un disco, e, come questa, quasi tutte ispirano tranquillità e spensieratezza. Non proprio la musica di un assassino violento e psicopatico.

Una serata movimentata

Ci pensa ancora Travis a regalarci un brano, stavolta però decide di intonarlo lui stesso. Un pezzo ottimo per una bella serata, magari non proprio mentre si è intenti a scaricare il proprio fucile a pompa su un gruppo di fuggitivi, ma i gusti sono gusti!

Hunters – sesto episodio: una madre e una figlia

Una madre torna a casa da sua figlia, provata dalla giornata e da quello che ha rischiato. Quello che vuole è solo abbracciarla per sentire il calore della sua pelle e del suo respiro.

Matrimonio ebraico

I Cacciatori si radunano per una seduta di emergenza durante il matrimonio della piccola Markowitz. Tanti punti da chiarire, tante decisioni da prendere e un regalo da consegnare… In fretta.

Hunters – settimo episodio: il centro veterani

Joe (Louis Ozawa), Lonny (Josh Radnor) e Jonah si recano per al centro veterani per una nuova gita fuori porta.

L’amabile Biff

Biff Simpson (Dylan Baker) è uno dei più potenti e pericolosi nazisti che si nascondono sul suolo americano data la grande importanza che ricopre il suo alter ego dal punto di vista politico e sociale. Questo lo costringe a recitare al meglio il suo personaggio: un uomo integro, gentile, accomodante, sorridente e solare. Un uomo che ama il prossimo, sempre. L’amore però è un lavoro a tempo pieno e ci sono delle circostanze in cui risulta veramente impossibile.

Hunters – ottavo episodio: panico

Nella notte di New York esplodono due bombe, la città è fuori controllo, per le strade c’è il panico e l’anarchia e il blackout generale ha fatto piombare tutti nell’oscurità.

Puoi contare su di me

Travis si assicura che Tobias capisca, senza alcun dubbio, quanto lui sia l’uomo giusto per compiere la missione nazista, a suo modo e intonando una canzone serena e conciliante.

Hunters – nono episodio: una passeggiata al chiaro di luna

È ancora il nostro Travis a regalarci una performance canora di un classico della tradizione americana, l’ideale per fare due passi di sera, poi quanto sia normale che si decida di farli con una motosega in mano è una cosa che deciderete voi.

Confronti

Durante la storia i protagonisti non hanno avuto mai tempo di respirare, di rilassarsi un attimo, di confrontarsi con se stessi , con i propri lutti o con gli altri. Fin’ora.

“Salvare la giornata”

Disinnescare una bomba sarà anche impossibile per Lonny Flash, ma quando parliamo di Leonard Flazenstein allora tutto è possibile.

La fine

La Caccia è finita, ma così lo è anche una parte della vita di coloro che ne hanno preso parte, l’unica cosa che rimane da fare è dirle addio.

Hunters – decimo episodio: non si torna indietro

Jonah è combattuto: per lui è impossibile tornare alla sua vecchia vita, ma sà anche di aver preso la decisione che più avrebbe reso la sua safta orgogliosa di lui. C’è solo una cosa che gli ronza in testa: ha ancora un conto da saldare.

Il nazista russo

Biff cambia identità e nazione ispirato dalla regola: il nemico del tuo nemico è tuo amico. Magari per questo la Russia può accoglierlo; la cosa importante è essere pronti a tutto per non essere scoperti.

Lui è tornato

Joe viene portato in Sud America, dove conoscerà colui che ha commesso il peccato originale.