Renato Cecchetto: rivelate le cause della morte dell’attore e doppiatore
Renato Cecchetto è morto poco dopo aver compiuto 70 anni.
Renato Cecchetto è noto per i suoi ruoli nella commedia all’italiana
È stata annunciata ieri sera a tarda notte la scomparsa di Renato Cecchetto da parte del sindaco della sua città natale, Adria. Soltanto in queste ore, però sono cominciate a circolare notizie in merito alle cause della morte del noto attore e doppiatore. Rumor che rendono ancora più tragica ed inaspettata la morte di Cecchetto, avvenuta a pochi mesi dal suo 70esimo compleanno. Stando alle dichiarazioni rilasciate, infatti, l’attore sarebbe morto a causa di un improvviso incidente in scooter. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillio di Roma, Cecchetto non è sopravvissuto alle ferite riportare in seguito ad una grave caduta.
Renato Cecchetto era legato alla sua frazione di nascita – Baricetta – e al suo territorio, come testimonia l’annuncio della sua morte dato dal sindaco della cittadina. Si era però trasferito a Roma per inseguire il suo sogno di attore. Una carriera che si è mossa fra teatro, cinema e doppiaggio, culminata negli anni ‘2000 con il ruolo di direttore del doppiaggio. Noto sopratututto per aver prestato la voce a tantissimi personaggi di film d’animazione, Cecchetto lascia la moglie Miriam Spera e un figlio di cui non è stato mai rivelato il nome pubblicamente. Sulla sua famiglia, infatti, è sempre stato mantenuto il massimo riserbo e lo stesso Omar Barbierato – sindaco di Adria – ha chiesto di rispettare il dolore dei suoi familiari.
Tantissimi i messaggi sui social pubblicati da fan appartenenti ad ogni generazione. Cecchetto, infatti, ha attraversato ogni decade del cinema: dagli anni ’70 in cui ha recitato in capolavori della commedia all’italiana (Parenti Serpenti, Amici miei atto II) fino al 2001, anno in cui ha prestato la voce per la prima volta a Shrek, l’orco verde protagonista di altri tre capitoli che lo hanno reso popolare anche fra i più giovani. Tantissime dediche anche da parte di colleghi doppiatori e da numerose testate giornalistiche, testimonianza dell’enorme affetto nutrito per l’attore. Un talento morto improvvisamente, che lascerà un enorme vuoto nel doppiaggio e nel cinema.