Oscar 2016: Sam Smith non è il primo vincitore apertamente omosessuale
Sam Smith, vincitore dell’Oscar alla Miglior Canzone Originale (Writing’s on the Wall, per 007 – Spectre) ha dedicato la sua vittoria alla comunità LGBT in un momento di grande commozione suggerendo, anche, il primato ad essere la prima persona apertamente omosessuale ad aggiudicarsi un Academy Awards. La cosa però è stata ben presto smentita. Infatti, come fattogli notare in backstage, Sam Smith non è il primo omosessuale dichiarato ad aver vinto l’ambita statuetta.
L’artista, al giornalista che gli ha fatto notare l’errore, ha esclamato:
Cavolo! Il mio numero fortunato è due, quindi va comunque bene. Chi era l’altra persona?
Persone sarebbe più appropriato. I precedenti vincitori apertamente omosessuali includono gli sceneggiatori Dustin Lance Black, Bill Condon e Alan Ball, poi la collega Melissa Etheridge, Elton John e Stephen Sondheim.
Hey @SamSmithWorld, if you have no idea who I am, it may be time to stop texting my fiancé. Here’s a start: https://t.co/8hGTRtIaMK
— Dustin Lance Black (@DLanceBlack) 29 febbraio 2016
Durante il suo discorso di accettazione, Smith ha detto:
Ho letto un articolo di qualche mese fa in cui Sir Ian McKellen affermava che nessun uomo apertamente gay aveva mai vinto un Oscar, e se questo è il caso, o anche se non lo è, voglio dedicare questa vittoria a tutta la comunità LGBT in tutto il Mondo. Sono qui stasera come uomo gay ed orgoglioso e spero, in futuro, nell’uguaglianza di tutti.
Smith, forse nell’emozione, ha evidentemente frainteso la recente intervista al The Guardian in cui Ian McKellen diceva che nessun uomo apertamente gay aveva mai vinto l’Oscar per il Miglior Attore. L’attore inglese si è poi congratulato su twitter con il cantante vincitore.
I’ve never been so fucking nervous in my entire life. PHWOAAAAAAAR
— Sam Smith (@samsmithworld) 29 febbraio 2016
I’d said no openly gay actor had received #Oscars-that doesn’t detract from @samsmithworld achievement. Congratulations to him & all others!
— Ian McKellen (@IanMcKellen) 29 febbraio 2016