Maïwenn: 5 cose da sapere sulla regista di Jeanne du Barry – La favorita del re

Dal difficile rapporto con i genitori all'inaugurazione della 76ª edizione del Festival di Cannes

Una lunga carriera nonostante l’età, il teatro, il cinema, l’interpretariato e la macchina da presa, oltre ai molti rumors rispetto ai suoi rapporti e alla sua infanzia; l’attrice e regista francese Maïwenn, nata Maïwenn Le Besco, seppur qui in Italia non abbia mai suscitato grande clamore, vanta un discreto successo in patria, figlio di un percorso professionale iniziato in tenerissima età e ad arrivato quest’anno ad un’importante conferma, con l’inaugurazione della 76ª edizione del Festival di Cannes. L’ultima fatica dell’autrice classe 1976, Jeanne du Barry – La favorita del re, oltre a rilanciare Johnny Depp dopo il chiacchieratissimo processo con Amber Heard, ha riportato sulla Croisette una nome che già nel 2011 aveva sbalordito tutti con il suo Polisse, capace di ottenere il Premio della giuria. Partendo dal difficile rapporto con i genitori, che ha portato al disconoscimento del proprio cognome, scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla regista.

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1. Il complicato rapporto tra Maïwenn e i genitori

Polisse cinematographe.it

A causa del complicatissimo rapporto con il padre, il linguista bretone di origine vietnamita Patrick Le Besco, come nome d’arte Maïwenn ha deciso di abbandonare il proprio cognome per distaccarsi completamente dalla famiglia. Come lei stessa ha raccontato in diverse occasioni, infatti, l’educazione paterna è stata segnata da maltrattamenti fisici e verbali e anche l’attrice Catherine Belkhodja, madre di Maïwenn, non è stata da meno, cercando di spingere l’attrice a perseguire la carriera artistica fin dalla più tenera età.

2. Gli esordi cinematografici

Maïwenn cinematographe.it

È propria sotto l’insistente spinta della madre che Maïwenn esordisce come attrice a soli 5 anni, nel film firmato da Jean-Loup Hubert, L’Année prochaine si tout va bien (1981), per poi proseguire, 2 anni più tardi, con un film già di grande respiro come L’estate assassina (1983) di Jean Becker.

3. La precoce storia d’amore tra Maïwenn e Luc Besson

Luc Besson e Maïwenn cinematographe.it

Dopo non molto tempo l’attrice si conferma precoce non solamente per quanto riguarda la sua carriera ma anche in merito alla vita privata. All’età di 12 anni incontra il regista ventinovenne Luc Besson, con il quale a 3 anni di distanza avvia una relazione poi culminata, nel 1992, con il matrimonio e, l’anno successivo, con la nascita della loro figlia Shanna. La relazione prosegue poi passando per il più grande successo del regista, Leon (1994), che come Maïwenn stessa ha dichiarato è “una storia d’amore tra una ragazzina di 12 anni e un uomo di 30“, e quindi a loro ispirata, per poi concludersi nel 1997 quando, durante le riprese de Il quinto elemento, Besson ha avviato una relazione con Milla Jovovich.

4. Da comica a regista

Leon cinematographe.it

Conclusa la relazione con Besson, l’attrice ha accantonato la carriera cinematografica per dedicarsi a spettacoli comici dal vivo, monologhi autobiografici di successo, stand-up comedy come Le Pois Chiche, in cui ha apertamente parlato della sua difficile infanzia. Nel 2003, però, si riavvicina ai riflettori con Alta tensione, film horror di Alexandre Aja in cui recita al fianco di Cècile de France e che la spinge a lanciarsi al di qua della macchina da presa. Esordisce alla regia 3 anni dopo con Pardonnez-moi, a cui seguono Le Bal des actrices (2009) e, soprattutto Polisse (2011), film che racconta le vicende della squadra di protezione dei minori della polizia di Parigi e che, oltre a ottenere 13 nomination ai Premi César, ha vinto il Premio della Giuria al Festival di Cannes.

5. L’apertura a Cannes e il rilancio di Johnny Depp

Jeanne du Barry cinematographe.it

Dopo essere tornata al Festival di Cannes con Mon roi – Il mio re, in concorso nel 2015, Maïwenn è tornata quest’anno per l’attesa apertura del festival con un ambizioso film, costato più di 20 milioni di euro: Jeanne du Barry – La favorita del re. La pellicola che, dopo la faida mediatica e giudiziaria con Amber Heard, rilancia Johnny Depp nell’industria cinematografica, vede la stessa regista, al fianco dell’acclamato interprete, nel raccontare la storia di Madame du Barry (Maïwenn), la favorita di Luigi XV di Francia (Johnny Depp).

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