Joker 2 non può che essere un musical, secondo Hildur Guðnadóttir

Il film uscirà nell'ottobre del 2024.

Il Joker di Joaquin Phoenix ha portato tante cose, tra cui un Oscar come miglior attore protagonista. Ma Joker ha vinto anche un Oscar per la migliore colonna sonora, assegnato a Hildur Guðnadóttir. E Joker 2 potrebbe permettere alla compositrice di fare la doppietta. Si sa infatti già da tempo che il film sarà un musical e a proposito si è espressa anche Guðnadóttir sul red carpet del BAFTA Tea Party: “È una scelta interessante. Penso sia davvero curioso vedere come si realizzerà. E penso anche che in qualche modo sia anche una scelta logica. È una scelta sia logica sia davvero sorprendente. Per me e per il pubblico. Al momento ne stiamo solo parlando e sono davvero entusiasta di vedere come andrà a finire“.

Joker 2, che cosa sappiamo sull’atteso film con Joaquin Phoenix?

joker 2 cinematographe.it

Sappiamo innanzitutto il titolo di Joker 2 che è Joker: Folie à Deux e che accanto all’acclamato Joaquin Phoenix ci sarà Lady Gaga nei panni di Harley Quinn. Il regista della pellicola sarà sempre Todd Phillips. I dettagli della trama rimangono invece ignoti. Il film racconterà verosimilmente lo sbocciare della relazione fra Arthur Fleck (a.k.a. Joker) e la dottoressa Harleen Quinzel, futura Harley Quinn, quindi è probabile che almeno parte della pellicola sia ambientata nell’istituto psichiatrico che abbiamo visto al termine del primo capitolo. Per il resto brancoliamo ancora nel buio. Del resto, Joker 2 uscirà il 4 ottobre 2024, quindi fra più di un anno e mezzo: tempo e modo di entrare maggiormente nei dettagli del film ci sarà.

La sinossi del primo film ci fa scoprire che: “Joker del regista Todd Phillips è incentrato sulla figura dell’iconico villain, ed è uno standalone originale, diverso da qualsiasi altro film apparso sul grande schermo fino ad ora. L’esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham. Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret… ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia e crudeltà, Arthur prenderà una decisione sbagliata che provocherà una reazione a catena di eventi, utili alla cruda analisi di questo personaggio“.

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