Magna Graecia Film Festival: tutti i vincitori della XVII edizione

Si è conclusa la XVII edizione del Magna Graecia Film Festival e la Giuria, presieduta da Michele Placido e con il regista Peter Webber, l'attrice e regista Susy Laude e l'attore Antonio Catania, ha decretato i vincitori.

Magna Graecia Film Festival è la kermesse cinematografica che si è tenuta dall’1 all’8 agosto a Catanzaro. Ecco tutti i vincitori!

Si è conclusa la XVII edizione del Magna Graecia Film Festival, kermesse cinematografica diretta da Gianvito Casadonte. La Giuria, presieduta da Michele Placido e con il regista Peter Webber, l’attrice e regista Susy Laude e l’attore Antonio Catania, ha decretato i vincitori.

Il premio per la Miglior sceneggiatura va a Dolcissime di Francesco Ghiaccio e Marco D’Amore, “per aver raccontato con eleganza, delicatezza e profondità i sacrifici e le difficoltà di accettarci e amarci per quello che siamo, insegnandoci che anche se si è in apnea si deve sempre respirare”.

Il Miglior attore è invece Phaim Bhuiyan per la sua interpretazione in Bangla. Ecco la motivazione della giuria: “È nata una stella. A soli 23 anni scrive, dirige e mette in scena un personaggio più unico che raro per il nostro panorama cinematografico, capace di mostrarci le seconde generazioni con una carica autoironica degna della grande tradizione della commedia all’italiana. 50% Bangla, 50% Italiano, 100% Cinema di qualità”.

bangla cinematpgraphe.it

Nella categoria Miglior attrice troviamo un Ex Aequo tra Carlotta Antonelli per Bangla e le tre protagoniste di Dolcissime: Giulia Barbuto, Margherita De Francisco e Giulia Fiorellino. “Sono particolarmente forti e interessanti i personaggi femminili raccontati nelle opere di questa XVII edizione del festival e per questo motivo la giuria ha deciso di premiare ex aequo due immagini ricche di splendida femminilità”.

Il premio per la Miglior regia va a Marco d’Amore per il suo L’Immortale, “per aver spinto molto oltre Gomorra Ciro, il personaggio che interpreta nella serie, mostrando, attraverso due drammatici spaccati di esistenza, l’infanzia di un ragazzino nella Napoli anni Ottanta e l’esilio nel freddo dell’Est Europa. I toni da tragedia greca si fondono con gli elementi della grande tradizione gangster e noir dando vita a un personaggio profondo, magnetico e indimenticabile”.

Miglior opera prima A Tor Bella Monaca non piove mai, di Marco Bocci. Due le Colonne d’Oro alla Carriera, realizzate dal maestro orafo Michele Affidato, consegnate durante la serata finale del festival, al regista inglese Peter Webber e al regista statunitense Abel Ferrara, che si aggiungono alle Colonne d’Oro per le serie tv, già consegnate nei giorni scorsi, all’attore Ronn Moss e all’attrice di Fauda, Laëtitia Eïdo. L’attrice Alessandra Mastronardi ha ricevuto il Premio Vigliaturo.