Drowning ghost – Oscure Presenze: la spiegazione del finale del film

La spiegazione del finale del film thriller-horror svedese Drowing ghost - Oscure Presenze, per la regia di Mikael Håfström.

Con la regia di Mikael Håfström, Drowning Ghost – Oscure Presenze è una produzione svedese che ricalca il genere dello slasher movie con omaggi e influenze a pellicole statunitensi come Venerdì 13 di Cunningham e l’horror alla Carpenter.

La trama di Drowning ghost – Oscure Presenze

In Drowning Ghost – Oscure Presenze gli studenti del college Hellestads si preparano a celebrare il centenario di un macabro fatto di cronaca – un triplice omicidio terminato col suicidio dell’assassino che continua ad inquietare il college con il suo spirito, secondo le voci – e una studentessa, Sara (Rebecka Hemse) sta scrivendo un saggio sul mistero del “contadino fantasma”.  furono brutalmente massacrati. Le indagini di Sara però minacciano di portare alla luce oscuri segreti e ombre su una delle famiglie più facoltose che da sempre è anche benefattrice per l’istituto. La notte del centenario la storia si ripete e nuovi omicidi macchiano di sangue i corridoi di Hellestads.

Cosa succede nel finale del film?

Le indagini di Sara volte alla stesura del suo saggio sul centenario degli omicidi di Hellestads destano la curiosità di due nuovi studenti, Leo e Felix. Tra Leo e Sara sembra essere nata un’intesa, ma il giorno della festa del centenario tutto va storto. Sara, infatti, trova il cadavere della compagna Amanda in un corridoio, e capisce che c’è un killer che sta ripetendo gli omicidi di cent’anni fa. Quando Sara scopre che Leo poteva aver conosciuto Rebecka, la studentessa che un anno prima si era suicidata proprio il giorno della macabra ricorrenza, allora inizia a sospettare di lui.

Drowning Ghost, cinematographe.it

L’assassino si aggira per la scuola con un cappuccio di yuta e un coltello e prima di dare inizio agli omicidi degli studenti – tra cui Amanda – lo vediamo uccidere il padre di Måns, il signor Weine. Mentre siamo portati a sospettare del padre di Rebecka – scappato dalla clinica psichiatrica dove era rinchiuso – e di Leo, per via dei sospetti di Sara, scopriamo pian piano la verità. Il finale di Drowning ghost – Oscure Presenze ci rivela che l’assassino è in realtà Felix: il ragazzo, infatti, è il fratello di Rebecka – la studentessa che si è suicidata un anno prima degli eventi narrati nel film. Sara lo intuisce riguardando un vecchio filmino di Rebecka da piccola nella sala proiezioni: il bambino che si vede insieme a lei è Felix ed è lui stesso ad ammetterlo. Felix ha imitato la calligrafia della sorella per attrarre il padre fuori dalla clinica e poterlo assassinare nel vecchio capanno del contadino omicida al fine di vendicarsi del fatto che quando aveva solo 5 anni era stato allontanato dalla famiglia per i suoi problemi psichiatrici. Felix, infatti, era molto attaccato alla sorella e adesso sta cercando vendetta eliminando tutte le persone che, con atti di bullismo e trattandola male, l’hanno spinta al suicidio. A questo punto, Sara cerca la sua compagna di stanza – Therese – e iniziano la fuga, ma una volta uscite dall’istituto, Therese precipita nella botola-pozzo che sta nel giardino di Hellestads: Sara la raggiunge e scoprono che il tunnel conduce al lago – purtroppo, però, Therese non riesce a fuggire prima di essere trascinata giù nel pozzo e uccisa dall’assassino. Sara sale immediatamente su una barca e inizia a remare nel lago, ma Felix all’improvviso l’assale sbucando da sotto l’acqua: dopo essere stato colpito una prima volta da Sara, cade in acqua, ma riemerge poco dopo.

Cosa succede a Felix dopo la scena dell’aggressione nel lago?

Sara riesce a colpire Felix con un ancora di ferro che trova sulla barca e stavolta in via definitiva. Quando Sara viene recuperata dalla polizia, gli agenti iniziano la ricerca del cadavere di Felix nel lago ma al suo posto trovano quello del contadino che non era mai stato rinvenuto. La nipote del contadino di Hellestads ringrazia Sara per aver scavato a fondo alla vicenda e aver fatto sì che il cadavere di suo nonno venisse ritrovato per poter finalmente essere sepolto (d’altronde, questi si era macchiato di un triplice omicidio ma per vendicare lo stupro e l’uccisione della figlia quattordicenne). Le scene finali vedono la direttrice dell’istituto fare una macabra scoperta nella sua abitazione: Felix le ha lasciato un “ricordo”, ovvero la testa decapitata del suo amante, il signore Weine. Tutto il circolo di omicidi assettati di vendetta che ruota da cent’anni attorno a Hellestads sembra essersi concluso, ma i secondi finali di Drowning ghost – Oscure Presenze ci lasciano con un ultimo dubbio: durante dei festeggiamenti in piazza a Stoccolma, Sara legge un cartello con su scritto “saluti da mia sorella Rebecka” e viene assalita dal panico, ma non riesce a vedere chi teneva il cartello. Il corpo di Felix in fondo non è stato ritrovato: significa che è sopravvissuto e minaccia ancora di vendicarsi? Il finale non dà risposta al dubbio, ma forse il significato è solo che i fantasmi del passato non smettono mai di venirci dietro.