Matrimonio all’italiana: recensione del film di Vittorio De Sica

La recensione di Matrimonio all'italiana, il film per la regia di Vittorio De Sica con protagonista Sophia Loren nei panni dell'iconico personaggio di Filumena Marturano.

In Matrimonio all’italiana Filumena Marturano sa scrivere a stento il suo nome, ha un passato da prostituta nelle case di tolleranza napoletane, ma da timorosa ragazzina di strada è riuscita a diventare, grazie a un uomo, una ‘signora’. A quell’uomo, l’abbiente signorotto partenopeo Domenico ‘Mimì’ Soriano dai modi smaliziati e dongiovanneschi, da anni resta accanto, come amante e tuttofare, perché a lui, suo salvatore, la lega tanto un debito di riconoscenza quanto una passione inesauribile. Il suo benefattore, tuttavia, si lascia amare, ma non riesce a concepire l’idea di istituzionalizzare il legame con una donna su cui, nel suo immaginario, continua a pesare lo stigma della prostituzione. Filumena, per vedersi riconosciuta una dignità negata, ricorre ad espedienti radicali: si finge in fin di vita per estorcere a Don Domenico il sì tanto agognato; gli confessa che uno dei tre figli avuti (e mantenuti, pur senza crescerli) negli anni della loro relazione è suo, ma si rifiuta di rivelargli quale. Dopo una serie di sceneggiate e baruffe, separazioni e rappacificazioni, il lieto fine arriva e ha il sapore di un trionfo delle ragioni della femminilità insieme paziente e volitiva sul paradigma machista e sui suoi consumati complessi di superiorità.

Matrimonio all’italiana: De Sica riscrive De Filippo

Matrimonio all'italiana, Cinematographe.it

‘Matrimonio all’italiana’ è riadattamento cinematografico di ‘Filumena Marturano’ di De Filippo

A vedere oggi Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica, commedia d’impianto realista del 1964 frutto di un riadattamento della pièce di Eduardo De Filippo, si potrebbe osservare che è una storia femminista e che la protagonista, affidata a una Sophia Loren a dir poco radiosa, il cui viso bellissimo e la sensualità esultante sostengono un afflato allo stesso tempo vigoroso e delicato, dia rappresentanza a una rivendicazione di rispetto e di pari onorabilità del femminile a fronte di un maschile ancora culturalmente giustificato per le sue prepotenze o negligenze. Un’eroina moderna per l’evoluzione che sperimenta – da adolescente a quarantenne, da pulcino spaventato a matrona decisionista – e per lotta per consegnare un futuro ai figli, e tuttavia antica nella sentimentalità esuberante che la inchioda a un uomo di cui non può e non sa fare a meno. Così, sulla carta il personaggio di Filomena e, parallelamente, quello più sornione di Don Mimì possiedono la potenzialità di conquistare, ma in verità, non raggiungono mai quel carisma necessario a coinvolgere lo spettatore nelle loro estenuanti contrattazioni. Ciò non tanto per inadeguatezza interpretativa – la Loren e Mastroianni sono magnifici – quanto per la patina d’opacità che sigilla la scrittura filmica.

Un film che mostra i suoi anni, nonostante interpreti straordinari

Matrimonio all'italiana, Cinematographe.it

Una foto d’archivio ‘in between takes’ di Sophia Loren e Marcello Mastroianni

De Sica non trapianta il teatro nel cinema, ma ritorna al testo di De Filippo per smantellarne e poi ricostruirne la narratività: inserisce flashback per dinamizzare la rappresentazione, alterna i piani temporali, prova ad eliminare ogni residuo di staticità derivante dalla drammaturgia originale. Tuttavia, qualcosa non funziona e, nonostante siano due giganti gli attori che li interpretano, Filumena e Don Mimì non riescono mai a vibrare perché manca l’accordo tra movente interiore ed azione esteriore. Matrimonio all’italiana si mostra allora invecchiato per eccesso di orizzontalità e difetto di scavo, per l’incombenza della grazia tutta affidata agli interpreti, alla dimensione performativa della rappresentazione. Alla riscrittura dello script non è imputabile il gesto svogliato, ma quello affrettato, e il morso sul reale, un reale d’ambiente o di caratteri che sia, che pretenderebbe di dare, Matrimonio all’italiana non riesce a darlo mai.

Regia - 3
Sceneggiatura - 2.5
Fotografia - 3
Recitazione - 3.5
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.9