Andy Serkis: 9 curiosità sul maestro del motion capture
9 aneddoti che approfondiscono il grande attore.
Andy Serkis è considerato il più grande interprete della tecnologia motion capture, un pioniere che ha rivoluzionato la recitazione digitale portandola a livelli mai raggiunti prima. Dalla sua leggendaria interpretazione di Gollum ne Il Signore degli Anelli a personaggi come King Kong, Cesare ne Il pianeta delle scimmie e Snoke in Star Wars, Serkis ha ridefinito il concetto stesso di performance. Ma dietro i ruoli che lo hanno reso celebre si nasconde anche un artista versatile, regista, produttore e fondatore di uno studio innovativo, con una vita personale e una carriera ricche di curiosità.
1. Le origini di Andy Serkis

Nato il 20 aprile 1964 a Ruislip Manor, Londra, Andy Serkis ha radici multiculturali: il padre Clement era un medico iracheno di origini armene, mentre la madre Lylie, inglese, insegnava a bambini disabili. Cresciuto in Gran Bretagna insieme ai fratelli, Serkis ha trascorso molte estati in Medio Oriente, tra città come Tiro, Sidone, Damasco e Baghdad, sviluppando una forte apertura verso culture diverse. Da ragazzo si appassiona al disegno e alle arti visive, fino a iscriversi alla Lancaster University, dove studia pittura e teatro. Inizialmente pensava di dedicarsi alla scenografia, ma il palcoscenico lo conquista presto e lo porta a recitare in diverse produzioni studentesche.
2. Andy Serkis e Gollum, un’icona del cinema
Il ruolo che ha cambiato per sempre la sua carriera è stato quello di Gollum nella trilogia de Il Signore degli Anelli. Inizialmente chiamato solo come doppiatore, Serkis colpisce così tanto Peter Jackson che il regista decide di affidargli anche i movimenti del personaggio. Per realizzare la voce di Gollum, si ispira ai suoi gatti mentre tossiscono le palle di pelo, trasformando quei suoni in un marchio inconfondibile. Alcune scene furono persino girate sul tappeto di casa di Peter Jackson e inviate agli studios per completare gli effetti digitali. Oggi la sua interpretazione è considerata una delle migliori di sempre, tanto che Gollum è stato inserito tra i 100 più grandi personaggi del cinema.
3. Andy Serkis: King Kong, Cesare e gli altri ruoli in motion capture

Dopo Gollum, Serkis diventa il volto (e il corpo) di altri personaggi indimenticabili. Nel 2005 interpreta King Kong per Peter Jackson, studiando per mesi i movimenti dei gorilla nello zoo di Londra per rendere più realistico ogni gesto. Dal 2011 al 2017 veste i panni di Cesare nella trilogia reboot de Il pianeta delle scimmie, ruolo che gli vale acclamazioni unanimi per la profondità e l’umanità conferita al leader dei primati. Sempre tramite motion capture presta corpo e voce a Snoke, Leader Supremo della nuova trilogia di Star Wars. A questi si aggiungono ruoli di supporto e consulenze tecniche in film come Le avventure di Tintin di Spielberg e Avengers: Age of Ultron, dove appare anche come il mercenario Ulysses Klaue.
4. Andy Serkis in film e programmi tv: da Nolan a Star Wars
Pur essendo il simbolo del motion capture, Serkis non ha mai smesso di recitare anche senza effetti digitali. Ha partecipato a film come The Prestige di Christopher Nolan, Inkheart – La leggenda di cuore d’inchiostro, Ladri di cadaveri – Burke & Hare, oltre alle produzioni Marvel Avengers: Age of Ultron e Black Panther, in cui interpreta Ulysses Klaue. Nel 2022 ha sorpreso i fan entrando nell’universo Star Wars per la serie Andor, in cui recita in carne e ossa nel ruolo di Kino Loy, dimostrando ancora una volta la sua versatilità.
5. La carriera da regista e produttore

Serkis non è solo attore, ma anche regista e produttore. Nel 2011 fonda a Londra The Imaginarium Studios, un centro specializzato in performance capture, che diventa presto punto di riferimento mondiale. Con questo laboratorio realizza il suo debutto alla regia, Ogni tuo respiro (2017), seguito da Mowgli – Il figlio della giungla (2018), una versione più cupa della storia di Kipling rispetto al classico Disney. Nel 2021 dirige Venom: La furia di Carnage, sequel del film Marvel con Tom Hardy, e in futuro è atteso dietro la macchina da presa per nuovi progetti.
6. Premi e riconoscimenti di Andy Serkis
L’innovazione di Serkis è stata premiata in più occasioni. Ha vinto un Empire Award e due Saturn Awards per le sue performance in motion capture. Nel 2008 riceve una nomination al Golden Globe per Longford, dove interpreta il serial killer Ian Brady, e nel 2010 ottiene una candidatura al BAFTA per il biopic Sex & Drugs & Rock & Roll, nei panni del musicista Ian Dury. Nel 2020 gli viene assegnato il BAFTA per il contributo eccezionale al cinema britannico, mentre nel 2021 è insignito dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE) per i suoi servizi al dramma e alla recitazione.
7. La vita privata di Andy Serkis

L’attore è sposato dal 2002 con l’attrice Lorraine Ashbourne, con cui condivide non solo la vita ma anche la passione per il teatro e il cinema. La coppia ha tre figli: Ruby, Sonny e Louis Ashbourne Serkis. Quest’ultimo ha seguito le orme del padre ed è apparso in film come The Kid Who Would Be King. Nonostante la popolarità, Serkis è sempre rimasto molto riservato, preferendo parlare della sua famiglia solo in rare interviste.
8. Aneddoti e curiosità sul set
Nel corso della sua carriera Serkis ha vissuto esperienze uniche. Durante le riprese de Le due torri, ha dovuto indossare una muta da sub e lanciarsi in acqua gelata per una scena di Gollum. Possiede uno dei due anelli originali usati nella trilogia de Il Signore degli Anelli (l’altro è nelle mani di Elijah Wood). Celebre la sua abitudine di divertire i figli parlando con la voce di Gollum, soprattutto quando si comportavano male. È anche autore di un libro di memorie, Gollum: How We Made Movie Magic, in cui racconta nei dettagli l’esperienza dietro le quinte della trilogia di Jackson.
9. Andy Serkis in Clair Obscur: Expedition 33 – un ruolo nel videogioco narrativo

Andy Serkis ha prestato la sua voce e la sua interpretazione al personaggio di Renoir in Clair Obscur: Expedition 33, un innovativo RPG a turni ambientato in un universo fantasy ispirato alla Belle Époque. Il gioco ha conquistato pubblico e critica grazie alla sua estetica raffinata e alla profondità emotiva dei personaggi, con Renoir al centro di una storia drammatica segnata dalla lotta contro la misteriosa Paintress, un’entità che ogni anno priva l’umanità di intere generazioni. Serkis ha dichiarato di essere rimasto affascinato dalla forza visiva e dalla componente narrativa del progetto, definendolo un’esperienza unica anche rispetto al cinema.
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