Violet Affleck e l’appello alle Nazioni Unite per non dimenticare il Covid: “le mascherine sono ancora essenziali”

Violet Affleck, figlia diciannovenne di Ben Affleck e Jennifer Garner, è intervenuta alle Nazioni Unite con un forte appello sull’importanza della prevenzione contro il Covid-19 e il long Covid. La giovane, che ha contratto il virus nel 2019 e ha sperimentato per lungo tempo le conseguenze della malattia, ha trasformato la sua esperienza in un impegno di sensibilizzazione pubblica.

Violet Affleck e l’appello alle Nazioni Unite per non dimenticare il Covid

Durante il discorso, Violet Affleck ha criticato la generale tendenza al ritorno alla normalità e l’abbandono delle mascherine da parte della maggioranza della popolazione. Ha sottolineato come la trasmissione aerea e i rischi legati al long Covid siano ancora presenti e meritevoli di attenzione, invitando a non ignorare i dati e le testimonianze di chi continua a convivere con i sintomi persistenti.

L’appello si è rivolto in particolare ai bambini, che secondo Violet Affleck rischiano di crescere senza poter contare su un benessere fisico pieno a causa delle conseguenze del contagio. La giovane ha definito «negligenza» non utilizzare le tecnologie disponibili per la protezione dall’aria contaminata, paragonando questa battaglia a quella che in passato ha portato al divieto di fumo nei luoghi pubblici.

Non è la prima volta che Violet Affleck prende posizione sul tema. Già nel 2024, durante un intervento al Consiglio dei supervisori della Contea di Los Angeles, aveva auspicato che mascherine e test di qualità fossero accessibili gratuitamente a tutta la cittadinanza. La sua posizione ha suscitato sostegno ma anche critiche, specialmente sui social, ma la studentessa della Yale University ha ribadito l’intenzione di continuare a promuovere un dibattito aperto sulla salute pubblica e sulle misure preventive.

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