Venezia 82, nuovo appello di Venice4Palestine: “Ritirare l’invito a Gadot e Butler”

A pochi giorni dall’apertura dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (in programma dal 27 agosto al 6 settembre), si alza nuovamente la voce di Venice4Palestine, il gruppo di attori, registi e attivisti che da settimane chiede alla Biennale una presa di posizione sulla situazione a Gaza.

AGGIORNAMENTO: Gal Gadot e Gerard Butler non parteciperanno alla Mostra del Cinema di Venezia. Secondo Adnkronos, non avevano mai confermato la propria partecipazione al festival.

Dopo il primo appello firmato da circa 1500 personalità del mondo del cinema, Venice4Palestine torna a farsi sentire con un messaggio diretto: “Chiediamo che venga ritirato l’invito a Gerard Butler, Gal Gadot e a qualunque artista e celebrità che sostenga pubblicamente e attivamente il genocidio. E che invece quello spazio venga messo a disposizione di una nostra delegazione che sfili sul red carpet con la bandiera palestinese”.

La Biennale, in una nota diffusa nei giorni scorsi, aveva ribadito la sua natura di “luogo di confronto aperto e sensibile a tutte le questioni più urgenti della società e del mondo”, citando anche le dichiarazioni del presidente Pietrangelo Buttafuoco e del direttore Alberto Barbera, e ricordando iniziative culturali e riflessioni recenti. Ma la risposta non ha soddisfatto gli attivisti, che si dicono “amareggiatə”: “La comunicazione ufficiale della Biennale sceglie ancora di non menzionare la Palestina e il genocidio in corso, né tantomeno lo Stato di Israele che lo sta perpetuando. Se la Biennale vuole davvero essere un luogo di confronto aperto e sensibile, allora questo spazio deve essere innanzitutto uno spazio di verità”.

Un nodo particolarmente contestato è la presenza di Butler e Gadot, protagonisti di un film Fuori Concorso: “Apprezziamo la presenza di opere come The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania – affermano i promotori – ma ci chiediamo come si possa rendere omaggio a figure che sostengono ideologicamente e materialmente la condotta politica e militare di Israele”.

Tra i firmatari e sostenitori dell’iniziativa compaiono: Marco Bellocchio, Audrey Diwan, Charles Dance, Abel Ferrara, Valeria Golino, Matteo Garrone, Ken Loach, Fiorella Mannoia, Mario Martone, Laura Morante, Alba e Alice Rohrwacher, Céline Sciamma, Toni e Peppe Servillo, Paola Turci, Jasmine Trinca e Carlo Verdone.