Il mio anno a Oxford: recensione della rom-com Netflix

Ispirato all'omonimo romanzo di Julia Whelan, Il mio anno a Oxford è la rom-com di Netflix con protagonista Julia Carson.

Il mio anno a Oxford è una romantica commedia di Netflix, ispirata all’omonimo romanzo di Julia Whelan. La trama è incentrata su una storia d’amore tra le più classiche di questo genere. Anna De La Vega (interpretata da Sofia Carson) è un’americana di 22 anni, originaria del Queens che ottiene una prestigiosa borsa di studio in Inghilterra per studiare a Oxford: un anno all’estero in una delle più antiche università del mondo le permetterà di coronare il suo sogno di specializzarsi in poesia vittoriana.

L’inizio non è dei migliori: Anna fatica a fare amicizia, così come a farsi capire con il suo slang americano. Poi, incontra Jamie Davenport (Corey Mylchreest), dottorando a Oxford, un affascinante ragazzo inglese che le dò filo da torcere. Dopo un inizio difficoltoso, durante una sera al pub con un gruppo di amici, Anna e Jamie scoprono di avere una certa sintonia: la scintilla sembra essere scattata, ma il dramma è dietro l’angolo.

Il mio anno a Oxford è una rom-com prevedibile che scorre nonostante le sue imperfezioni

Il mio anno a Oxford differenze film - cinematographe.it

Sofia Carson, dopo il successo di Purple Hearts, riprova a conquistare il pubblico con una nuova rom-com dal sapore dolce-amaro, senza tuttavia riuscire a ricreare quell’atmosfera che l’aveva consacrata nel 2022. Ne Il mio anno a Oxford la vede al fianco di Corey Mylchreest (uno degli astri nascenti del pubblico generalista, già protagonista della miniserie Netflix La Regina Carlotta) in una storia d’amore romantica, ma dalle sfumature drammatiche. La pellicola diretta da Iain Morris apporta qualche cambiamento rispetto al romanzo originale e trasforma la protagonista in una latino-americana per rendere più moderna e appetibile la trama. Ciò non influenza minimamente la storia, anche se l’aspetto poteva essere approfondito meglio per mostrare maggiormente le differenze culturali tra i due protagonisti. Il film si può dividere benissimo in due parti, dove la prima metà è decorato da tutti gli elementi tipici della commedia romantica: l’incontro tra Anna e Jamie, i primi scontri, e pian piano quel rapporto che da odio si trasforma in amore non appena i due si conoscono meglio. Nella seconda metà subentra la componente drammatica, dove emerge il segreto doloroso nascosto da Jamie. Anna crede che l’indole da donnaiolo del ragazzo non si sia mai spenta, così decide di coglierlo sul fatto, non sapendo, invece, di trovarsi di fronte a un’oscura verità di famiglia che lui le aveva nascosto. Da lì, il film comincia a cambiare ritmo, passando dal tono leggero a quello più tragico, fino al culmine finale in cui scopriamo che ne è stato dei due amanti.

Il mio anno a Oxford è una commedia prevedibile, senza particolari guizzi o colpi di scena, ed è dotato di una scrittura scorrevole, che tuttavia incontra alcuni intoppi specialmente nella parte centrale. Le musiche di sottofondo aiutano la pellicola ad andare avanti, ma non riescono a coinvolgere più di tanto gli spettatori romantici; infatti tra i due attori principali non c’è quell’alchimia che ci si aspetta. Sofia Carson e Corey Mylchreest cercano di far appassionare il pubblico alla loro storia d’amore e inizialmente sembrano riuscirci, forse perché la coppia pare funzionare di più quando deve battibeccare o flirtare.

Il mio anno a Oxford: valutazione e conclusione

L’attesissimo film Netflix delude in parte le aspettative. Da un lato non apporta particolare cambiamenti al romanzo originale, quindi i fan del libro potranno guardarlo senza pretese. Dall’altro, Il mio anno a Oxford non è la rom-com che ci si aspetta, anzi, le vicende narrate sono abbastanza prevedibili. Non aiuta neanche il cast, dove i due protagonisti non si sforzano più di tanto per far funzionare la storia d’amore tra Anna e Jamie – i personaggi funzionano meglio nelle scene iniziali dove c’è tutta la fase dell’innamoramento.

Regia - 2.5
Sceneggiatura - 3
Fotografia - 2.5
Recitazione - 3
Sonoro - 3
Emozione - 2.5

2.8

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